Dall’inizio dell’anno bombe d’acqua ed nubifragi sono aumentati de 10% rispetto al 2023. Due eventi su tre si sono verificati nel mese di settembre causando la seconda alluvione in pochi mesi di Prato e i recenti disastri di Livorno e Pisa. Piove a catinelle in Toscana mentre si continua ancora a spalare il fango delle alluvioni degli scorsi mesi in territori sempre più fragili ed inermi. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’analisi dei dati dell’European Severe Weather Database. “Le precipitazioni, che sono sempre più intense e violente, si abbattono su un territorio reso più fragile da un consumo di suolo sfrontato e dalla mancanza di prevenzione e pianificazione esponendo i cittadini e le imprese a pericoli enormi. – spiega la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani – La verità è che di fronte a questo tipo di precipitazioni ed eventi estremi le nostre città non sono pronte. Non c’è un territorio che oggi sia al sicuro considerando che nove comuni su dieci si trovano in zone a rischio idrogeologico. Stiamo mettendo toppe quando c’è da cucire un nuovo abito per le nostre città”.
Nei primi otto mesi dell’anno sono caduti in Toscana oltre 100 mm in più di acqua rispetto alla media stagionale ma nello stesso numero di giorni del 2023 che era stato un anno nella norma. Ha piovuto non solo di più ma in periodi e momenti dell’anno molto diversi ritardando le lavorazioni nei campi e le semine, impedendo allegagioni ottimali, favorendo lo sviluppo di funghi e parassiti e danneggiando produzioni, serre, strutture ed attrezzi. Fattori che hanno fatto venire meno la capacità delle imprese di produrre il reddito necessario alla loro sussistenza e che contano anche sugli aiuti per ripartire. Sostegni che però tardano ad arrivare come nel caso dei 67 milioni di euro del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea destinati alla Toscana in seguito ai gravi eventi naturali del 2023.
Secondo Coldiretti Toscana i fondi giungono intempestivamente dopo un anno in cui le aziende agricole hanno dovuto affrontare enormi difficoltà economiche da sole. Un lasso di tempo inaccettabile nei confronti del quale Coldiretti Toscana punta il dito sulla burocrazia che non riesce a rispondere con la rapidità necessaria per affrontare le emergenze che affliggono i nostri agricoltori. “L'attivazione del Fondo è un primo passo – spiega la presidente regionale, Letizia Cesani - ma è fondamentale l'immediata disponibilità di ulteriori risorse, come già richiesto, per sostenere un settore agricolo gravemente colpito da problematiche ben più ampie, aggravate dai cambiamenti climatici”.
Proprio per questo Coldiretti ha chiesto all’Europa in una lettera indirizzata al Governo italiano di poter attivare anche in Italia l’opportunità di utilizzare i fondi coesione come annunciato dalla Presidente Von der Leyen per altri Paesi, per un totale di 10 miliardi di euro al 100% a fondo perduto.