Incrementare il numero dei componenti del consiglio dell’Ente Acque Umbre – Toscane per consentire al mondo agricolo, oggi non presente, di essere rappresentato al suo interno. E’ quanto aveva chiesto Coldiretti Toscana nel documento programmatico consegnato ai candidati alle elezioni regionali del 2020, richiesta condivisa e sostenuta anche da ANBI Toscana portata avanti durante i tavoli e gli incontri con il vice presidente della giunta, Stefania Saccardi ed il Presidente Giani e ribadita anche in una recente lettera dello scorso febbraio inviata a Palazzo Strozzi Sacrati.
“Prendiamo atto della volontà da parte del consiglio regionale di modificare lo statuto dell’Ente Acque Umbre-Toscane aprendo di fatto alla possibilità, da noi auspicata in più occasioni, di rendere partecipe e condividere con il settore primario le strategie e le scelte di un ente che, anche alla luce delle conseguenze dei cambiamenti climatici, gioca un ruolo decisivo nella gestione del servizio idrico plurimo. – scrive Coldiretti Toscana – Ringraziamo i consiglieri Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis, Federica Fratoni e Giacomo Bugliani che hanno promosso dal mozione e tutto il consiglio regionale per l’approvazione dando così seguito ad una precisa esigenza che arriva dal mondo agricolo auspicando una rapida conclusione del percorso che dovrà portare ad aumentare da tre a cinque il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione dell’EAUT, in modo da garantire una adeguata e stabile rappresentanza dei territori della Valtiberina Umbra e Toscana all’interno dell’ente medesimo”.
Coldiretti, lo ricordiamo, aveva proposto la modifica dell’articolo 5 dello statuto dell’ente proponendo che “almeno due componenti tra quelli nominati siano individuati sulla base di quanto indicato dalle organizzazioni agricole professionali toscane ed umbre”.