Il caldo infernale “accende” il rischio incendi in Toscana. L’arrivo dell’anticiclone africano con massime anche oltre i 40 gradi ha fatto impennare fino ad “alto” e “molto alto” il pericolo roghi in gran parte in tre quarti del territorio regionale, secondo l’ultimo bollettino della Regione Toscana. Con l’allerta ai massimi livelli sale la preoccupazione per i nostri boschi e per la biodiversità che custodiscono nella regione con la più alta percentuale di superficie forestale d’Italia (47%) con l’agricoltura che è il settore più danneggiato dalla propagazione di incendi. Negli ultimi venti anni due terzi degli ettari andati in fumo in Toscana hanno devastato proprio le superfici boscate: oltre 15 mila dal 2004 di cui oltre 2 mila solo nell’ultimo biennio. Fondamentali per la prevenzione è il ruolo degli agricoltori sentinella che sono presenti sul territorio ma anche i comportamenti dei cittadini sono fondamentali per salvare le nostre foreste. A dirlo è Coldiretti Toscana nel ricordare, insieme al divieto assoluto di abbruciamenti di residue vegetali e forestali fino al 31 agosto e di qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate, alcune semplici regole di comportamento che possono evitare conseguenze disastrose per l’ambiente e per la comunità. “La primavera mite e particolarmente piovosa ha tenuto lontano fino ad oggi la preoccupazione per gli incendi che, nella nostra regione, complice il caldo, la siccità, uniti all’incuria di molte aree e all’imprudenza, rappresenta un’emergenza insieme ad un costo in termini ecologici, per la fauna e per la popolazione enorme. Il progressivo innalzamento delle temperature ci espone sempre di più a questo pericolo. Fondamentali sono la prevenzione ed il rispetto delle regole di comportamento quando si va per boschi, anche a passeggio. - spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – In questo senso la presenza degli agricoltori nei territori che sono stati investiti dal fuoco ha limitato i danni e permesso ai soccorsi di spegnere le fiamme più rapidamente. Laddove invece i terreni erano abbandonati le fiamme hanno trovato le condizioni ottimali anche aiutate dal vento; sono il primo fronte e possono fornire quella tempestività nelle segnalazioni e conoscenza del territorio che può fare la differenza nel salvare i nostri boschi ed evitare che le fiamme lambiscano gli abitati e si propaghino mettendo in pericolo la comunità”.
Per prevenire e contrastare gli incendi Coldiretti ha stilato un utile e semplice vademecum. La prima regola è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle loro vicinanze. Soprattutto nelle campagne - precisa Coldiretti Toscana - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre - continua Coldiretti Toscana - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia Coldiretti Toscana - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude Coldiretti Toscana - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.
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Molto pesante il costo, in termini economici, degli incendi. Ogni rogo – stima Coldiretti Toscana – pesa sulle tasche degli italiani per oltre diecimila euro all'ettaro considerando le spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.
Coldiretti si rivolge anche alle imprese e ai cittadini a cui chiede di osservare scrupolosamente le prescrizioni e di segnalare al numero unico di Emergenza 112 o al Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi eventuali focolai così da favorire un tempestivo intervento.
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