583 Views

9 Maggio 2023
SALUTE: IL LATTE? “MUNTO” NEI BIOREATTORI, ISRAELE DA IL VIA LIBERO ALLA VENDITA LATTE SINTETICO

Il latte? “Munto” nei bioreattori. Dopo la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico con Israele che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche. Il ministero della Sanità di Israele ha infatti concesso alla società Remilk, che sta già producendo su scala industriale in diverse aree del mondo, di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Toscana e Filiera Italia che a Tuttofood hanno lanciato con Assica, Assolatte, Unaitalia e Assocarni la prima alleanza contro l’assalto del cibo sintetico alle tavole mondiali e a comparti strategici del vero Made in Italy agroalimentare, dalla carne ai salumi, dal latte ai formaggi.

Un pericolo per la sopravvivenza della Fattoria Italia e per le duecento stalle regionali, già in difficoltà per colpa dei rincari, dove si produce latte di qualità contribuendo alla salvaguardia del territorio e del paesaggio. Ma anche una novità che viene nettamente bocciata dagli italiani con il 72% dei cittadini che non mangerebbe la carne sintetica ottenuta in laboratorio e solo il 18% la proverebbe mentre il 10% non sa e ha quindi bisogno di più informazioni, secondo l’indagine Tecnè. Per chiedere di vietare la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici con una legge a tutela dei consumatori, Coldiretti ha raccolto il sostegno di bipartisan del consiglio regionale della Toscana e 100 amministrazioni locali, 35 mila toscani, che ora chiedono al Governo di accelerare l’iter di approvazione in Parlamento.

La proposta del disegno di legge, che si ispira al principio di precauzione per la salute dei cittadini, non ostacola o ferma la ricerca. “La verità è che non si tratta di cibo ma di un prodotto ingegnerizzato, con processi di lavorazione molto più simili a quelli dei farmaci e proprio in questo ambito devono essere valutati. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - Nei prodotti a base cellulare si utilizzano ormoni che invece sono vietati negli allevamenti europei dal 1996. Siamo al paradosso: da un lato viene chiesto agli agricoltori e agli allevatori di investire per rendere le produzioni più attente all’ambiente e sostenibili, dall’altro si spalancano le porte a prodotti che spezzano il legame tra uomo, cibo e territorio che sono nemici dell’ambiente. Abbiamo acceso i riflettori su un business in mano a pochi ma molto influenti nel mondo che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda mettendo a rischio la stessa democrazia economica e alimentare".

"Pseudo Cibo", le nuove frontiere dell'alimentazione sostenibile

 

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi