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30 Settembre 2010
BARGA: BABY SPAZZINI SCOPRONO L’AGRICOLTURA

Baby-spazzini con Coldiretti e Legambiente a Barga dove è in corso l’ultima giornata di “Puliamo il mondo” abbinata al Bioday, manifestazione nazionale dedicata alla produzione agricola ecocompatibile. Tutti in fila per “pulire” parchi, strade e piazze che circondano lo splendido borgo di Barga, e uno dei più magici luoghi della Media Valle del Serchio. Muniti dal kit fornito da Legambiente, sacchetto e palettina, i bambini accompagnati dalle loro insegnanti, hanno raccolto carte e cartacce, lattine e bottiglie abbandonate qua e la. Da una parte la carta e dall’altra la plastica: così la raccolta differenziata è più facile.

 “L’auspicio – spiega Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana – è quello di influire anche sui genitori, e di stimolarli a dividere la spazzatura; una prassi che non ha ancora trovato la giusta dimensione in molte case, e che questo progetto, vuole incentivare. Attraverso i bambini e la loro semplicità, possiamo arrivare ad influenzare i loro genitori. I bambini sono stati bravissimi. Hanno raccolto decine di sacchetti e ripulito parchi, piazze e strade”.

Ma la lezione è non finita qui. Dopo la fatica, tutti in fila, così come sono arrivati, la lunga colonna di baby-spazzini ha fatto sosta in Piazza Angelico, per la merenda a km zero preparata da Coldiretti e per la lezione all’aperto degli agricoltori del mercato di “Campagna Amica” che per tutto il giorno animeranno il centro storico di Barga. Per tutti biscotti e marmellata. In programma anche maxi-grigliata con i prodotti delle aziende agricole locali. “La filiera corta – spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – non è solo un’opportunità per le aziende agricole ma anche per il territorio e per la sua comunità. Aziende agricole significa presidio del territorio. Presidio significa tutela. Tutela significa difesa del patrimonio naturale del nostro paese. I mercati di Campagna Amica sono una realtà giovane ma molto ben consolidata in Toscana dove sono stati aperti, in un anno, già oltre 60 appuntamenti settimanali. Garantiamo qualità, convenienza, provenienza e un rapporto diretto con il produttore”.

Ma filiera corta vuol dire anche tagliare le intermediazioni e passaggi di mano che costano in termini economici ed ecologici. “La filiera corta riduce le intermediazioni – spiega ancora – il km zero i costi aziendali. Una cosa è trasportare i prodotti dall’America latina e dall’Africa, una cosa è trasportarla dal comune limitrofo, o dalla regione limitrofa. Attraverso il progetto nazionale di Coldiretti lavoriamo per assottigliare, al minimo possibile, l’emissione di CO2 e tutelare così anche l’ambiente”.

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