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26 Ottobre 2012
VINO TAROCCO: “STRISCIA” A STOCCOLMA CON I GIOVANI AGRICOLTORI PER PROTESTARE CONTRO CHIANTI IN BUSTINA, 30 EURO PER 30 BOTTIGLIE DI “FINTO” VINO

Una delegazione di giovani agricoltori toscani a Stoccolma con le telecamere diStriscia la Notizia per protestare contro lo scandalo del wine-kit. Bastano 30-40 euro per produrre 30 bottiglie di vino da bustine preparati.
E’ svedese l’azienda che produce indisturbata il kit. Per la Toscana falso agroalimentare danno da 6 miliardi di euro. Francesca Ferrari, Presidente Giovani Impresa: “Wine Kit è obbrobrio contraffazione agroalimentare”. 
 
Sono volati fino a Stoccolma per chiedere, al Parlamento svedese, un giro di vite contro il falso Chianti venduto “in bustina”. Insieme alla delegazione dei giovani imprenditori agricoltori toscani le telecamere di Striscia la Notizia con Jimmy Ghione (il servizio è andato in onda ieri sera, giovedì 25 ottobre). Il tg satirico aveva smascherato, alcune settimana fa facendo esplodere l’indignazione del mondo agricolo, la vendita di “wine –kit” che in soli 5 giorni promette all’acquirente di produrre alcune dei più famosi e prestigiosi vini italiani. Chianti in pole position. A Stoccolma Carlo Guiducci dell’azienda agricola “Guiducci” di Montespertoli, Nicolò Savignidella “Savigni” di Pavana Pistoiese (recentemente premiata dal Ministero dell’Agricoltura), Judyta Tyszkiewicz dell’azienda agricola “La Ranocchiaia” di San Casciano in Val di Pesa e Francesca Paolella dell’Agriturismo Annita di Tavernelle Val di Pesa hanno rappresentato l’agricoltura italiana e l’indignazione della Toscana e dei produttori di Chianti ancora una volta finiti nel mirino, non per la qualità e l’eccellenza di una produzione unica ed inimitabile, ma per lo scandalo provocato dalla contraffazione agroalimentare di tutto quello che è Made in Tuscany. Non solo borse e abiti, grandi firme e grandi maison, il falso Made in Tuscany agroalimentare– vino, olio, formaggio e salumi in testa - vale un giro d’affari di 6 miliardi di euro l’anno. Dalla sua lotta, con leggi vere e serie, si potrebbero costruire, solo in Toscana, 30mila posti di lavoro secondo Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it).
 
Nel mirino della delegazione la fabbrica svedese Vinlad che produce e distribuisce in tutta Europa, e senza nessuna limitazione, oltre 140 mila wine-kit all’anno con i marchi Cantina e Docd da cui si ottengono oltre 4 milioni di bottiglie di vino. Il “wine kit è qualcosa che va oltre ogni immaginazione e che sfida persino l’intelligenza dell’acquirente. A cominciare dalla spesa. Basta infatti tra i 30 e i 40 euro per un kit da 30bottiglie e in cinque giorni si producono in casa i vini più pregiati. Completano il quadro istruzioni dettagliate con curiosi consigli per il perfetto “vigneron” fai da te: dal “conservare il vino in luogo fresco e buio” a “Il vino rosso va aperto alcune ore prima di servirlo a temperatura ambiente, mentre il vino bianco può essere refrigerato in frigorifero”. Fino alla più emblematica: “Un bel bicchiere di vetro valorizza al meglio le caratteristiche del vino, per cui è opportuno impiegare tale bicchiere per il produttore padrone di casa e bicchieri in plastica per gli altri commensali, in modo da non correre il rischio che gli ospiti siano troppo entusiasti del vino e ne chiedano ancora”.
 
La delegazione guidata da Striscia la Notizia ha presidiato per ore l’esterno della sede del Parlamento svedese ed è riuscita ad incontrare il Presidente, Per Westerberg che ha promesso di intensificare i controlli per “eliminare tutto questo il più presto possibile. Se questo è un falso – ha assicurato a Jimmy Ghione il Presidente delParlamento svedese - come del resto appare possiamo prendere contatto ed intervenire perché non accada più”. Molto duro il commento di Coldiretti Toscana: “Un obbrobrio colossale – commenta Francesca Ferrari, Delegata Regionale Giovani Impresa Coldiretti – che danneggia l’immagine dei nostri vini e del nostro paese. Ci troviamo di fronte ad un commercio vergognoso da far impallidire chiunque”. 
 

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