Cinghiali, lupi, bollette, prezzo del latte e burocrazia: sono queste le problematiche ricorrenti tra le imprese agricole maremmane raccolte da Coldiretti Grosseto durante le prime due settimane di appuntamenti in presenza sul territorio che hanno permesso di incontrare oltre cento imprenditori. Il prossimo appuntamento è in programma lunedì 16 maggio alle ore 20.30 ad Albinia presso la sala riunioni del Consorzio Agrario del Tirreno (Strada Provinciale 128 della Parrina 82).
“L’emergenza sanitaria ci ha impedito di vederci ed incontrarci in presenza per quasi due anni: è stato un grande handicap per un settore che è abituato ad un confronto immediato. – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Delegato Confederale, Fabrizio Filippi – Gli incontri sono un momento importante della nostra attività sindacale che ci permettono di illustrare alle imprese il lavoro che stiamo portando avanti per tutelarle e sostenerle anche dallo tsunami rincari. Rincari che in maremma si traducono oggi con un aumento medio dei costi di produzione dei principali fattori produttivi di quasi 15 mila euro per azienda e conti in perdita per il 38% delle aziende maremmane con il rischio chiusura che perseguita una su dieci. La situazione è molto complicata”.
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Sullo sfondo ci sono le storiche problematiche che la maremma, e così la Toscana, si trascina dietro senza una soluzione definitiva come la presenza fuori controllo dei cinghiali e dei predatori che assaltano le greggi con cadenza quotidiana, il prezzo del latte sottopagato agli allevatori con l’attivazione dell’Ispettorato Repressioni Frodi su eventuali pratiche sleali nella filiera del latte, la burocrazia fino alle nuove opportunità dei bandi regionali e nazionali. “La legge contro le pratiche sleali porta la firma di Coldiretti. – ricorda Milena Sanna, Direttore Coldiretti Grosseto – Questo è lo strumento con cui oggi, le imprese agricole e le associazioni di categoria possono denunciare le violazioni legate al mancato riconoscimento dei costi di produzione, e quindi della dignità del lavoro, che sono la principale causa delle difficoltà economiche delle imprese agricole ed anche della nostra non autosufficienza alimentare di cui solo ora ne comprendiamo l’importanza. Sul tema del prezzo del latte abbiamo già fatto una segnalazione all’Istituto Repressioni Frodi regionale”.
Ed ancora i risultati della mobilitazione che ha visto Coldiretti impegnata già a febbraio che hanno portato al bando da 1,2 miliardi di euro sui contratti di filiera, al bando sul fotovoltaico sui tetti di stalle e magazzini per ridurre l’impatto dei costi energetici per le imprese con la possibilità di vendere l’energia prodotta in eccedenza al fabbisogno, il credito d’imposta sul credito d'imposta del 20% sulla spesa per i carburanti utilizzati nel primo trimestre di questo anno, la rinegoziazione dei mutui agrari fino a 25 anni con la garanzia gratuita di Ismea, la sostituzione dei fertilizzanti chimici con il digestato. Ed ancora la proroga fino all’8 luglio 2022 delle aliquote agevolate sull’accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli (pari rispettivamente a 22% e al 49% dell’aliquota ordinaria), ma anche l’azzeramento dell’aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione.