I nostri tempi sono caratterizzati da una crescente precarietà.
Instabilità, incertezza, paura del futuro, perdita di valori e di sicurezze, mancanza di lavoro, solitudine, conflittualità, ecc. Il nuovo Natale in questi giorni di Avvento, creai in noi speranza, attesa, desiderio di Dio, progetti di vita, unità, pace e gioia. La precarietà si trasforma nella certezza e nella gioia della Sua presenza, della presenza del Signore Gesù: un evento che illumina il nostro cammino e la nostra vita. “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timore del Signore” (Isaia 11, 1-2). Anche il mondo rurale, i coltivatori e le loro famiglie vivono le loro precarietà. La crisi generale, i cambiamenti climatici e culturali hanno sconvolto in parte anche le nostre campagne. Ma la speranza ritorna nelle nostre campagne allo spuntare di tanti nuovi “germogli”, che ritornano puntualmente e insistentemente, segni di vita che fanno riscoprire la presenza del Signore Gesù in mezzo a noi che viene ‘oggi’. Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi e tutto cambia.
Auguro a tutta la famiglia della Coldiretti in Toscan con i coltivatori e le loro famiglie di accogliere Gesù Salvatore nelle proprie case e nei campi. Gesù Salvatore con la sua nascita porti a tutti lavoro, salute, pace e gioia. Una preghiera particolare per i coltivatori e le famiglie che vivono momenti di particolare difficoltà.
Buone feste natalizie!
In Gesù Luce, con la mia preghiera
Don Gabriele Gerini
Consigliere ecclesiastico
di Coldiretti Toscana
23 Dicembre 2014
OLTRE LA PRECARIETA’, IL NATALE!