40 pescherecci toscani autorizzati alla pesca provvisoria
 
Il pregiato rossetto torna in tavola con 35 giorni di ritardo. La colpa non è delle cattive condizioni meteo, né tanto meno della scarsità di pesce che in questi mesi abbonda, bensì delle lungaggini esclusivamente burocratiche che di fatto avevano costretto alla rada una quarantina di pescherecci toscani che sulla pesca del rossetto (Aphia minuta) basano gran parte della loro attività e della loro sopravvivenza. Già da questo weekend per chi farà in tempo ad ottenere l’autorizzazione provvisoria della Capitaneria di Porto, i pescherecci della nostra flotta potranno tornare a pescare. In Toscana si catturano, mediamente, tra i 10-13 tonnellate l’anno per un fatturato di circa 500mila euro e un indotto nella filiera molto importante. Il Piano regola tra le altre cose le quantità di pescato che le singole imbarcazioni possono catturare al giorno al fine di garantire lo sfruttamento corretto del rossetto. A darne notizia è Impresa Pesca Coldiretti che proprio ieri aveva promosso un incontro, a Livorno, sotto il tetto del Mercato Ittico, tra i pescatori di rossetto per fare il punto e decidere la strategia più rapida per superare l’empasse (info su www.toscana.coldiretti.it / www.facebook.com/ColdirettiToscana).
All’incontro avevano partecipato Danilo Di Loreto (Responsabile Regionale Coldiretti Impresa Pesca), Daniela Borriello (Responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria), Paolo Del Lama (Presidente Coop. Venere), Maria Mennella (Presidente Coop. Ovest), Patrizia Caroti (Vice Presidente Coop. Ovest), Francesco Brancaleone Rappresentante dei pescatori toscani all'interno dell'organismo di gestione e una parte dei pescatori delle cooperative toscane e liguri interessate che hanno risposto all'invito.
 
La fumata bianca, dopo giorni di tensione, è arrivata questa mattina attraverso il decreto firmato dal Mipaaf. 40 le imbarcazioni autorizzate provvisoriamente a pescare, tra quelle in possesso della licenza in corso di validità inserite nella lista, in attesa del decreto legge definitivo che consentirà di uscire in mare fino al 31 marzo 2015. Coldiretti Impresa Pesca auspica per il futuro maggiore collaborazione, condivisione e trasparenza tra tutti i soggetti coinvolti.