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27 Ottobre 2022
CLIMA: VERSO OTTOBRE PIU’ CALDO DEGLI ULTIMI 70 ANNI IN REGIONE, GLI EFFETTI SU AGRICOLTURA E PERSONE

Autunno o estate? Dopo un settembre con piogge superiore alla media, temporali e bombe d’acqua, ecco l’ottobrata che spaventa e che ci riporta all’estate. Il mese che sta per concludersi sarà il più caldo degli ultimi 70 anni e probabilmente tra i più bollenti degli ultimi due secoli con temperature medie di 19 gradi e superiori di quasi 3 gradi rispetto alla media. I cambiamenti climatici stravolgono i ritmi della natura e nelle campagne già provate duramente dalla siccità estrema che ha colpito tutta la regione provocando 260 milioni di euro di danni alle colture agricole, è nuovamente allarme. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati del Consorzio Lamma. “La pioggia di settembre non ha risolto i problemi dei lunghi mesi di siccità. Ha piovuto molto, intensamente ed in poche ore, ma queste precipitazioni non hanno rinvigorito le falde. L’acqua è scivolata via direttamente in mare. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – La natura è confusa. Sugli olivi, mentre siamo in piena campagna olivicola, vediamo nuovi germogli e questo non è certo un bene. Lo stesso accade per il melo e per il pero. Il caldo anomalo sta provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante con il rischio di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni”.

In difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono tutte le colture in campo: dalle semine di grano e più in generale ai cereali autunno vernini che non troveranno, di questo passo, il terreno adatto perché troppo secco per la germinazione ai kiwi la cui raccolta è stata rimandata di almeno una decina di giorni, dal radicchio ai carciofi fino agli ortaggi. Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa Coldiretti Toscana – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. A mettere in pericolo la raccolta delle olive costringendo gli agricoltori ad accelerare la raccolta sta tornando, ed anche questa è un’altra anomalia, la mosca olearia sparita durante i mesi estivi proprio in conseguenza del grande caldo.

Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti Toscana – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Le fioriture anomale, fuori periodo, causano anche – conclude Coldiretti Toscana – problemi alle persone allergiche ai pollini, provocando allergie e raffreddori non previsti in almeno una persona su cinque in Toscana.

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