Le storie di chi è tornato a vendere come nel passato.
In Toscana mille punti vendita per acquistare direttamente dai produttori.
Ecco l’app per trovare vero cibo italiano.
Con filiera corta tutta toscana e vendita diretta i fatturati delle imprese agricole toscane volano (+20%). In Toscana sono già oltre mille le aziende agricole che hanno scommesso sul “ritorno al passato” portando in piazze e centri storici i loro prodotti per venderli direttamente, senza intermediare, ai consumatori. A confermarlo è un monitoraggio realizzato da Coldiretti Toscana in occasione dell’Expo di Milano tra un campione di aziende che hanno aderito alla più importante rete di vendita diretta del paese. La rete Campagna Amica in Toscana per la filiera agricola tutta italiana può fare affidamene anche su un capillare circuito di agriturismi (337), mercati (90) e botteghe (16). La filiera corta rappresenta un’opportunità sia per i produttori agricoli sia per i consumatori che possono acquistare prodotti di origine certa, di qualità, tracciati, sicuri ed eticamente sostenibili. “Il nostro orgoglio è quello di permettere a tante piccole aziende di stare sul mercato in rete con imprese più strutturate. – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana - Con risultati concreti sul piano economico, dando supporto alla creatività e alla voglia di fare degliimprenditori agricoli. Ogni giorno sono migliaia i toscani che fanno la spesa nei nostri mercati, migliaia i turisti che si portano a casa un pezzo dellanostra regione sotto forma di souvenir enogastronomici durante le visite infattorie e cantina”.
In media, con l'ingresso in Campagna Amica (mercati, punti vendita aziendali) le piccole imprese familiari hanno un aumento del fatturato del 20% “un grande risultato, che permette – prosegue Marcelli - a tante aziende di crescere dando opportunità di lavoro a tanti giovani”. I dati dell’ultimo trimestre lo confermano: i lavoratori nelle nostre campagne sono 54 mila, il risultato migliore dal 2010 ad oggi. In Toscana tra i mille esempi, Coldiretti ne ha selezionati sette che ha presentato a Milano. Story-telling di come si possa, in tempo di crisi e di risparmio, anche creare reddito, investire, generare occupazione, preservare il territorio e produrre sana e buona alimentazione. Modelli positivi, dinamici ed intraprendenti che stanno conducendo l’agricoltura nel futuro. Gli esempi sono quelli di Michele Satta, viticoltore Doc di Bolgheri i cui vini sono stati apprezzati anche dal Presidente Obama e dalla first-lady, Michelle; Alessandro Massaro di Montecatini Terme, allevatore e norcino che riducendo la produzione è riuscito a guadagnare di più ed investire; i fratelli Carai di Volterra, allevatori di origine sarda, che producono 28 tipi di formaggi diversi ed hanno creato nuovi posti di lavoro; Diego Stiaccini, giovane di Coltano che alleva le sue chianine ad “andamento lento” puntando su qualità e vendita diretta; Alberico Pichini di Badia Agnano, Arezzo, ex ristoratore con la birra agricola; Fabio Bizzarri di Pistoia che raccoglie i frutti del sottobosco per farne marmellate e yogurtall’insegna delle permacultura e CristinaBazzanti con il suo agriturismo acqua e sapone.
Per conoscere, scoprire e fare acquisti in questi presidi del Made in Tuscany è nata anche l’app Farmersforyou per consentire a turisti italiani e stranieri di trovare il vero cibo Made in Italy garantito da Campagna Amica. Scarica http://expo.coldiretti.it/farmers-for-you/
Le storie
Meno maiali, più guadagno. Fino al 2010 vende maiali ad intermediari, con margini sempre più risicati. Poi entra in Campagna Amica, riduce del 90% la produzione annua di capi, integra verticalmente (a monte e a valle) e orizzontalmente il processo produttivo e ritorna competitivo: vende i prodotti ai mercati e nel punto vendita aziendale. Da un lato le difficoltà di tanti allevamenti italiani, visto che i due terzi di prosciutti Made in Italy sono fatti con cosce di suini stranieri; dall'altro la storia di un'azienda di Montecatini Terme nella toscana pistoiese, che riduce del 90% la produzione di maiali e torna competitiva, vendendo carne nei mercati Campagna Amica. L'azienda agricola familiare Massaro, nata nel 1950, fino a qualche anno fa produceva e vendeva all'ingrosso 1.800 maiali all'anno. La crisi e le incongruenze della filiera produttiva lunga (i tanti passaggi dal produttore agricolo al consumatore) tagliano tutti i guadagni: i costi per allevare i maiali aumentano, non i ricavi. Alessandro Massaro e famiglia tagliano col passato e adottano il 'modello' Campagna Amica. Dal 2011, riduzione della produzione di maiali a 180, investimento nel laboratorio/punto vendita aziendale. A questo punto è possibile tarare le macellazioni e i tagli a seconda delle richieste dei consumatori, inclusi salumi. Intanto il giovane nipote lavora in pianta stabile in azienda, Per offrire ai consumatori del punto vendita aziendale e dei mercati Campagna Amica varietà, Alessandro Massaro alleva e vende galline (600 all'anno) e conigli(120), e il numero di maiali macellati è tornato a salire a 250 che diventano anche autentico prosciutto prodotto in Toscana. Un successo che racconta lavalenza della filosofia produttiva e distributiva della rete di produttori agricoli di Coldiretti per la filiera agricola tutta italiana.
Azienda Agricola Massaro - Alessandro Massaro
Montecatini Terme (Toscana – Pt) - www.venditadirettacarne.it
26 tipi di formaggi e nuove assunzioni. Solo il 40% di latte trasformato direttamente, e agnelli da carne venduti ai macelli. 4 soci, più una coadiuvante. Era questa la fotografia dell'azienda agricola Fratelli Carai nel 2009, 320 ettari di terreni attorno Volterra nel pisano. Margini risicati e dipendenza dalla grande distribuzione. Poi l'azienda di Carai adotta il modello Campagna Amica. E Giuseppe Carai con il suo cappello porta i formaggi direttamente ai consumatori, nei mercati e nelle botteghe. E i numeri danno ragione alla scelta strategica. Le pecore in produzione aumentano da 700 a mille e il 100% di latte prodotto viene trasformato direttamente in 28 tipi di formaggi. Ciclo produttivo integrato, secondo i parametri dell'agri-qualità della Regione Toscana: agricoltura a basso impatto ambientale, che significa produzione col metodo della rotazione di erbai misti (biada orzo favino) e cereali che alimentano bestiame e rendono autosufficiente l'azienda. Inoltre, recupero del siero del latte ('scarto' della produzione del formaggio) che va a nutrire i maiali. Maiali che danno salumi e prosciutti.Infine, l'azienda agricola Carai ha conquistato l'autosufficienza energetica grazie a pannelli fotovoltaici. E poi: più che raddoppiato il numero degli agnelli da carne, passati a 650, che vengono quasi tutti macellati e venduti direttamente. Il tutto grazie alla partecipazione ai mercati e a botteghe Campagna Amica (insieme ad altre aziende agricole). Una capacità di offerta di prodotti ai consumatori che ha portato occupazione: tre giovani della famiglia ora lavorano in pianta stabile in azienda, a cui si aggiungono tre commesseimpegnate nelle botteghe.
Azienda agricola Fratelli Carai - GiuseppeCarai
Volterra (Toscana -Pi) - http://www.formaggicarai.it
La Chianina che cresce a ritmo lento. Meno di 30 anni, quando inizia con 10 chianine, con le idee chiare, poi nel 2012 entra in Campagna Amica e le vacche allevate, da cui si ricava la bistecca fiorentina, diventano 70. L'azienda di Diego Stiaccini nasce nel 2009, quando decide di prendere in mano le redini dell'azienda di famiglia nel pisano, dandole una svolta e puntando all'allevamento di nicchia, la chianina, carne pregiata e apprezzata. Una modalità produttiva differente, che punta sulla lentezza del ciclo produttivo e sul valore aggiunto che gli riconosce il consumatore. Ma non è semplice vendere bene. La svolta arriva nel 2012: l'ingresso nella rete che punta sulla filiera corta della Coldiretti e vendita delle bistecche al mercato di Pisa; carni di Chianina Igp, vendute sottovuoto anche in pacchi formato famiglia. La cultura imprenditoriale di Diego è quella giusta per chi ha scelto di essere una piccola azienda che sta sul mercato per ciò che riesce a produrre bene e vendere: cura della qualità e fare rete. In azienda c'è il ciclo completo: dalle fattrici al toro, col ciclo completo, nascono vitelli che ingrassano senza essere 'sforzati', alimentati con mais e orzo che crescono quasi esclusivamente nei 30 ettari dell'azienda. Già dall'inizio l'obiettivo di Diego era fare vendita diretta del prodotto, e con l'aiuto di Campagna Amica il tutto è stato agevolato: il mercato va avanti da sé, anche senza fare pubblicità.
Azienda agricola di Diego Stiaccini
Pisa (Toscana) - diegostiaccini@live.it
Agriturismo acqua e sapone. All'insegna della multifunzionalità. Cristina Bazzanti gestisce Villa Teresa, nell'aretino. Un'azienda agricola piccola che per reggere deve necessariamente mettere tante attività insieme, perché solo insieme tutto si tiene. È l'essenza delle aziende multifunzionali, che puntano al rapporto diretto con i consumatori: che vengono accolti in azienda (dove è possibile anche dormire) o che vanno ai mercati Campagna Amica per acquistare prodotti, dall'olio, al miele, al sapone, profumato con olio essenziale di lavanda, detergente naturale per la pelle.Nata nel 2005 Villa Teresa è in Campagna Amica sin dal 2009, quando nasce la rete per la filieracorta. I mercati a Km0 mantengono in vita piccoli produttori che non avrebbero sbocchi alternativi.
Cristina ha sempre creduto nella filiera corta, perché stimola a lavorare in qualità ed è un modo per confrontarsi con altre realtà aziendali che danno stimoli e idee, insomma una rete che "non ci lascia soli". La filiera corta è l'unica modalità per vendere piccole quantità di tante produzioni, creando reddito e continuità aziendale, con investimenti e opportunità lavorative per i figli.
Il credo economico a cui si ispira Cristina (e Villa Teresa) è ben rappresentato dalla lavanda. La pianta, coltivata nel lavandeto aziendale, è utilizzata per l'estrazione di olio essenziale. I fiori essiccati vengono utilizzati per il confezionamento di profumatori di ambienti. Con la lavanda si aromatizza anche il miele. La 'linea produttiva' si è rivelata redditizia, non dà solo lustro e immagine, rende anche economicamente; ma tale redditività si ottiene perché l'attività è sinergica con produzione di olio, ospitalità inagriturismo e presenza ai mercati Campagna Amica.
Azienda agricola e agrituristica Villa Teresa - Cristina Bazzanti
Cavriglia (Toscana - Ar) - www.villateresa.eu/
L’ex ristoratore che ora fa la birra…agricola. Basta ristorazione, vado a vivere in campagna. Alberico Pichini fino a poco tempo fa operava nell'ambito della ristorazione, oggi a 43 anni ha appena sfornato la prima annata della sua birra: Canenero, birrificio agricolo dal 2015., le prime 6000 bottiglie sono quasi ultimate. Birra fatta tutta in azienda e targata Campagna Amica. La birra preparata è prodotta tutta in azienda, dalla semina alla fermentazione per la produzione di una birra tutta della Toscana aretina. Un segno distintivo strategico per Alberico, che ha scelto l'agricoltura per guadagnarsi da vivere, dopo oltre un decennio nel campo della ristorazione. A patto di avere un'azienda florida, così ha realizzato il sogno, che valorizza produzioni della tradizione aziendale della famiglia Pichini (grano, orzo), da usare non peralimentare animali, ma per alimentare e mettere a reddito una sua passione: la birra. Alberico sovraintende a tutto il ciclo produttivo, anche l'acqua utilizzata proveniente da una vena di Cà Vecchia viene controllata e filtrata quotidianamente per la preparazione di una birra raffinatissima, agricola egenuina. La famiglia Pichini con grande rispetto per la natura, coltiva e alleva da generazioni nella zona del Chianti aretino, l'orzo distico, pregiata varietà d'orzo e un grano autoctono di qualità superiore. Solo quando l'orzo ha raggiunto il massimo grado di maturazione ed è di un colore oro intenso inizia il raccolto. Solo i chicchi più grandi selezionati con un macchinario di fine ottocento, un antico "Svecciatoio Ballarini", sono avviati alla maltazione, che avviene completamente in azienda. Ponendo grande cura alla germinazione i chicchi, asciugati a sole,vengono poi trasformati in malto. Il malto macinato all'interno del birrificio tramite un mulino artigianale costruito appositamente dalla famiglia, diviene finalmente cotta. Dopo circa 2 mesi di varie e delicatissime fasi di fermentazione la birra è pronta.
È il carattere distintivo di chi ha scelto un tipo di lavoro molto faticoso. Per Alberico la rete per la filiera corta ha una valenza anche per le opportunità di collaborazione che offre, perché sono sempre di più i ristoranti che si rivolgono alla rete Campagna Amica per acquistare prodotti da offrire alla loro clientela. La birra è molto apprezzata dai consumatori consapevoli, che amano prodotti dagli ingredienti di qualità e viene acquistata nel birrificio, nei ristoranti aretini, e nei mercati Campagna Amica.
Birrificio agricolo Canenero - Alberico Pichini
Badia Agnano (Toscana – Ar) - www.birracanenero.it
Frutti di bosco e permacultura. La svolta di Fabio. Fabio Bizzarri è un imprenditore di 42 anni. Già attivo nella serigrafia industriale, decide di investire anche in agricoltura, il campo scelto è una delle tipicità della montagna toscana: i frutti di bosco. L'azienda è impiantata sopra Pistoia, occupando un ettaro e mezzo di terreno accidentato, che viene sottratto alla boscaglia e messo in sicurezza. Ha poco tempo e quindi cerca di ottimizzaretutte le fasi produttive, con due priorità: produrre qualità certificata biologica e minimizzare l'impegno di lavoro, visto che l'altra attività è sempre attiva. Quindi controllo a distanza dell'irrigazione, pale eoliche per ridurre i costi energetici e altri accorgimenti per facilitare la raccolta; la vendita è prevista a grossisti, così si velocizza anche questa fase. Detto fatto, nel 2010 si apre, ma... ai grossisti della qualità del prodotto importa poco e il prezzo non è redditizio.
Così nel 2012 cambia tutto. Ingresso in Campagna Amica la 'scarpa giusta' che supporta l'idea imprenditoriale di Fabio Bizzarri, quindi vendita diretta nei mercati del prodotto fresco, trasformazione in marmellate e yogurt di parte della produzione. Viene ridotta la superficie dove si producono mirtilli, fragoline e lamponi per impiantare un vivaio per produrre piantine in vaso certificate bio, e per la produzione di humus da lombricoltura, sia per esigenze aziendali, sia per vendita ai mercati. Tutto ciò che è presente nel terreno viene valorizzato dagli alberi di ciliegio, di mele e pere, seguendo i principi della permacultura (insediamenti agricoli simili agli ecosistemi naturali, quindi in grado di mantenersi autonomamente e di rinnovarsi con un basso impiego di energia). E così anche il cavallo e il letame che produce diventa strategico per la lombricoltura da cui si ricava humus che poi serve per far crescere i frutti di bosco.
Una impostazione che permette di avere i giusti margini dalla vendita del fresco (anche con minor quantità prodotte), e prodotti da vendere nei mercati tutto l'anno. Nell'ottica del fare rete, Fabio Bizzarri ha anche creato Contadino Giò, un orto didattico, con struttura in legno e che si innaffia da 'solo' grazie alle anfore interrate, che può trovare dimora in un piccolo giardino scolastico o su unbalcone di casa.
Il Sottobosco – Fabio Bizzarri
Cireglio (Toscana – Pt) - www.ilsottobosco.net
Il vino di Obama. Produce vino Bolgheri bevuto dai coniugi Obama e sogna che la cultura e i principi di Campagna Amica si diffondano in tutta Europa. Michele Satta ha 60 anni, 6 figli, dieci nipoti e una 'piccola' azienda di successo: vino di qualità costruita sulla relazione tra consumatore e produttore agricolo, con le sue braccia e la sua faccia. Concetto sintetizzato anche nello slogan di Coldiretti all'Expo: No farmers, no party.
Conosciuto in tutto il mondo, un paio d'anni fa i coniugi Obama hanno festeggiato il loro anniversario a Washington bevendo 'Costa di Giulia' un Bolgheri Bianco, l'azienda di Michele Satta fa parte delle rete di CampagnaAmica dalla sua costituzione. “I principi di Campagna Amica, consumi e consapevolezza del territorio di provenienza e conoscenza di chi produce, sono sentiti in tutto il mondo, e io sogno di avere una equivalente Campagna Amica a Londra. Anche negli Stati Uniti d'America, la patria del 'cibo' in scatola, il consumatore vuole 'controllare' e conoscere chi produce e da dove viene ciò che mangia. Campagna Amica è un modello estendibile almeno all'Europa”. La battaglia di Satta è quella di creare prodotti ben determinati e legati al territorio, una logica e un meccanismo opposti rispetto a chi produce miliardi di pezzi per essere riconoscibile ovunque. Il posizionamento dell'azienda di Michele Satta è nella fascia alta per immagine, ma la scelta è di rimanere relativamente di piccole dimensioni: 23 ettari e 150 mila bottiglie. Esporta in tutto il mondo, con quota maggioritaria di vendite in Italia ed Europa. “La dimensione mondiale non fa per forza perdere la propria identità, anzi è forse il modo per comunicarla meglio”.
Michele Satta
Castagneto Carducci (Toscana – Li)
www.michelesatta.com
24 Settembre 2015
CON RETE “CAMPAGNA AMICA” FATTURATI IMPRESE VOLANO (+20%)