Lettera aperta di Coldiretti della Toscana
Nessun terremoto in casa Coldiretti. La vicenda del commissariamento della federazione provinciale di Siena rappresenta una pagina dolorosa, ma non ha certo minato né potrà minare l’attività e l’impegno del più importate sindacato agricolo della Toscana. Lo ha dimostrato, non ultimo, il successo dell’iniziativa “Una giornata da allevatore” che il 6 febbraio ha portato in piazza della Repubblica a Firenze decine di imprenditori e testimonial del mondo dello sport, della politica e della cultura, tutti schierati in difesa del latte made in Italy. Essere al fianco delle imprese agricole per rivendicare il giusto reddito è l’impegno costante che la Coldiretti tutti i giorni cerca di mettere in pratica.
Ma cosa è accaduto a Siena? E’ stato applicato lo Statuto, la carta approvata dall’assemblea dei soci in tutta Italia, che considera la solidità e la coesione di Coldiretti quali valori irrinunciabili per poter operare ed essere incisivi. Mancanza di democrazia? Neppure per sogno. Sulle decisioni strategiche viene sempre avviato un percorso di consultazione interno, per raccogliere e confrontare le opinioni di tutti, al termine del quale vengono effettuate scelte, ormai ampiamente condivise e che, proprio per questo, devono essere tutelate e difese da tutti. Non è andata così a Siena, dove, dopo una serie di verifiche, si è avviato l’iter del commissariamento. Un percorso normale ma per certi versi lacerante. Per cui è comprensibile, seppure non giustificabile nei modi e nei contenuti, il fatto che i soci che mostrano divergenze possano sentirsi autorizzati ad avviare percorsi di discussione. Come è successo di recente con la dimostrazione che si è tenuta nella “Città del palio” e del “Buon Governo”. La struttura e i soci che credono nelle strategie di Coldiretti e ne condividono le scelte che hanno portato l’organizzazione ad essere un autorevole interlocutore capace di indirizzare e modificare le politiche e di intervenire anche sulle abitudini dei decisori e dei consumatori, intanto, continuano le loro battaglie per la tutela dei diritti degli imprenditori agricoli. Un lavoro prezioso e faticoso in un momento come questo, in cui anche a livello regionale, si stanno ridisegnando importanti strumenti normativi e si stanno aprendo nuove opportunità di investimento legate all’emanazione dei primi bandi del nuovo piano di sviluppo rurale. Nessun problema comunque per i dipendenti. Il sistema Coldiretti della Toscana è solido, robusto, radicato e ben organizzato, pronto a difendere la struttura nel pieno e totale rispetto di quei valori etici di cui l’organizzazione da sempre è convinta sostenitrice. Da tutta la Coldiretti della Toscana un caloroso sostegno alla straordinaria struttura di Coldiretti Siena.
19 Febbraio 2015
Lettera aperta di Coldiretti della Toscana