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8 Luglio 2016
VACANZE: AFFITTI TURISTICI, COLDIRETTI SCRIVE AI SINDACI

Case private cercasi. L’utilizzo della formula affitto breve per trascorrere le vacanze è un fenomeno ormai un fatto consolidato. Il problema? Lo segnala Terranostra che carta e penna alla mano scrive ai sindaci di tutti i comuni della regione per chiedere il loro aiuto a mettere in completa trasparenza anche questo fiorente mercato.  “Sono oltre 26 mila gli alloggi messi a disposizione dei turisti solo in Toscana, ai loro proprietari chiediamo di osservare gli obblighi peraltro previsti dalle leggi vigenti, per evitare che la concorrenza con le strutture professionali e autorizzate diventi sleale e vada a discapito delle aziende agrituristiche”, spiega il presidente di Terranostra Toscana Andrea Landini, annunciando l’iniziativa lanciata dall’associazione di Coldiretti, in concomitanza con l’avvio della stagione estiva. La prima richiesta? Far osservare anche ai titolari di appartamenti privati, ceduti in affitto per brevi periodi, l’obbligo di trasmettere alla Questura competente i dati degli alloggiati così come previsto dal decreto ministeriale del 7 gennaio 2013 (info su www.toscana.coldiretti.it e pagina ufficiale Facebook) entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti, indipendentemente dalla provenienza e nazionalità, a differenza di quando accadeva in passato, quando la comunicazione delle presenze era necessaria solo se l’affitto aveva  durata superiore ai 30 giorni per i cittadini comunitari e, per i cittadini extracomunitari  entro 48 ore dall’arrivo “Questo, oltre a garantire la necessaria sicurezza a tutti i cittadini, consentirà di avere un’idea precisa del patrimonio immobiliare normalmente impiegato per l’accoglienza turistica. Di conseguenza si riusciranno a censire con esattezza arrivi e presenze e soprattutto  si inizierà a combattere una volta per tutte il fenomeno degli affitti in nero, che rappresenta un’autentica piaga  che affligge tutti, privati  e operatori”, aggiunge il Presidente Landini. Una questione di giustizia per chi vive di agriturismo ma anche per garantire pari opportunità agli ospiti, indipendentemente dalla sistemazione prescelta per trascorrere le vacanze. Di qui la seconda richiesta:  “I comuni che applicano l’imposta di soggiorno devono adottare un criterio di equità”, conclude Andrea Landini spiegando che nella lettera indirizzata ai sindaci Terranostra auspica l’adozione dell’imposta a tutte le forme di ospitalità presenti sul territorio di competenza, compresi gli immobili privati. “Un modo questo per essere corretti e equi, con quanti si affacciano da privati o da operatori sul mercato del turismo e per quanti decidono di trascorrere una vacanza in Toscana”, conclude il Presidente di Terranostra.

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