55 Views

6 Maggio 2016
AGRIMAMMA DAY: FIORE TRICOLORE IN AFFANNO, FESTA IN PIAZZA A FIRENZE PER RILANCIARLO

Chiuse 80 imprese all’anno: resistono 1.359 imprese. I dati di Coldiretti.

Toscana dei fiori in affanno. Chiuse 80 imprese all’anno. L’impennata progressiva dei costi di produzioni di gasolio e concimi, l’aumento costante delle importazioni senza regole dall’estero, il commercio abusivo e gli effetti della crisi economica hanno portato alla chiusura di almeno 80 aziende ogni anno. Dal 2000 all’ultimo censimento le imprese specializzate nella prodizione di fiori e piante in vaso superstiti sono 1.359 in diminuzione del 31,8%. Lo stesso è successo alle superfici (-28,9%). Sono i dati forniti da Coldiretti Toscana sulla base dell’ultimo censimento Istat in occasione dell’Agri-Mamma Day, la giornata dedicata alla festa della mamma, che si apre questa mattina, alle ore 11.00, in Piazza della Repubblica a Firenze. Per l’occasione i bambini fiorentini comporrano personalmente il mazzolino di fiori da regalare alla propria mamma. A guidarli saranno i maestri fiorai e gli agricoltori di Campagna Amica. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare i toscani al consumo di fiori e piante in vaso prodotte dalla aziende locali di provenienza quindi certa, prodotte nel rispetto delle regole etiche e sanitarie e sostenere un settore che sta vivendo una crisi molto profonda. L’Agri-Mamma Day è l’occasione per presentare le curiose ed originali attività delle fattorie di Campagna Amica organizzate per la Festa della Mamma in tutta la regione, ma anche per fotografare la situazione economica della floricoltura toscana con la presentazione dell’indagine sugli effetti della crisi, delle importazioni e della concorrenza sleale.
“Il settore – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – sta vivendo una fase molto difficile nonostante gli sforzi ed i progetti messi in campo per rivitalizzare uno dei principali comparti della nostra agricoltura. Le cause sono una concorrenza spietata e spesso scorretta da parte dei paesi emergenti che sfruttano manodopera a basso costo e metodi di produzione discutibili, la mancanza di strategie a favore del settore, la polverizzazione e la frammentazione dell’offerta, la diminuzione dei prezzi e dei consumi interni che hanno ridotto il margine operativo delle imprese. Elementi di debolezza che stanno erodendo, anno dopo anno, il comparto che in una decade è passato da 2.150 imprese a poco meno di 1.400”.
Da qui l’importanza di tornare a parlare e valorizzare le produzioni locali applicando strategie di marketing e di “filiera commerciale” che premino la provenienza ed il “consumo in loco” delle produzioni floricole toscane. “L’iniziativa in Piazza della Repubblica – spiega Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana – vuole da una parte esaltare alcune delle produzioni più importanti del settore, dall’altro puntare i riflettori sulle criticità che stanno vivendo le imprese costrette a fare i conti con l’incremento delle importazioni dall’estero di produzioni floricole low cost in particolare di rose, orchidee, ma anche piante in vaso. È anche per questo motivo che Coldiretti ha proposto, attraverso la propria rete di vendita diretta, fattorie e mercati di Campagna Amica e attraverso Fai, il brand firmato dagli agricoltori italiani, il fiore e la pianta della filiera agricola tutta Italiana, per dare certezze al consumatore circa la provenienza dei prodotti florovivaistici, la loro qualità e l’adozione di processi produttivi eticamente corretti”.
Il valore della produzione del settore in Toscana è sceso fino a 50milioni di euro l’anno facendo registrare una flessione di quasi il 7% nonostante resti il secondo a livello nazionale. Sono invece 1.966 le aziende vivaistiche: il 6,6% in meno rispetto al censimento del 2000. La Toscana, con il 15% della produzione lorda vendibile florovivaistica nazionale è la prima regione d’Italia del settore. Il settore occupa complessivamente 15mila addetti. Il florovivaismo rappresenta circa il 30% della plv dell’intero settore agricolo della regione con una superficie di 7.457 ettari, ripartiti tra vivaismo (6.407 ettari) e floricoltura (1.500 ettari). 

QUALE TRA QUESTI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI REGALERAI A NATALE?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi