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16 Gennaio 2017
CATASTO TERRENI, TEMPO DI AGGIORNAMENTI

La Gazzetta Ufficiale di fine anno ha pubblicato l’elenco dei comuni interessati da variazioni catastali. I proprietari hanno 60 giorni di tempo per richiedere rettifiche e autotutela.
I soggetti che effettuano variazioni della coltura praticata su una particella di terreno, rispetto a quella censita nella banca dati del Catasto terreni, hanno l’obbligo di dichiarare queste variazioni, utilizzando il Software DOCTE 2.0 oppure il modello Dichiarazione variazione coltura.
In ogni caso la dichiarazione va presentata al competente ufficio provinciale - Territorio dell'Agenzia.
Dal 1° gennaio 2007, nel caso in cui un soggetto dichiari correttamente l’uso del suolo sulle singole particelle catastali a un Organismo pagatore, riconosciuto ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli, questo adempimento non è necessario.
Infatti, sulla base di tali dichiarazioni l’Artea - Agenzia per le erogazioni in agricoltura in Toscana, ogni anno propone all’Agenzia delle Entrate l’aggiornamento della banca dati del Catasto Terreni.
In seguito all’aggiornamento, l’Agenzia delle Entrate pubblica nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana un comunicato con l’elenco dei Comuni interessati dalle variazioni colturali.
L’elenco dei Comuni interessati dalle variazioni colturali e dunque dall’aggiornamento catastale sulle particelle di terreno che nel corso del 2016 hanno subito variazioni colturali, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di fine 2016 (Serie Generale n. 305).Per i 60 giorni successivi alla pubblicazione del comunicato, l’Agenzia rende disponibili gli elenchi delle particelle interessate dall’aggiornamento.
E’ possibile consultare l’elenco delle particelle interessate da queste variazioni colturali:
- presso gli uffici provinciali - Territorio
- presso il Comune interessato, nei 60 giorni successivi alla pubblicazione del comunicato nella Gazzetta Ufficiale
- con il servizio di consultazione online.
I contribuenti interessati che dovessero rilevare incoerenze nell’attribuzione delle qualità di coltura possono presentare all’Ufficio Provinciale – Territorio dell’Agenzia delle Entrate di competenza una richiesta di rettifica in autotutela utilizzando il modello disponibile anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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