Domani 12 luglio si festeggia San Giovanni Gualberto Patrono dei Forestali
La Toscana è un bosco. Almeno per metà. Con 1 milione e 200.000 ettari la nostra regione ha la più ampia superficie boscata in Italia, pari al 53,4% del territorio toscano. In termini di valore assoluto la provincia con più superficie a bosco è Firenze (oltre 180.000 ettari) seguita da Arezzo (179.000) e Grosseto (178.000). Se invece si considera il rapporto tra bosco e superficie totale la provincia più boscata è Massa Carrara, con il 78% del territorio coperto da boschi, seguita da Lucca, 68,1 e Pistoia (61,1). I boschi toscani sono formati prevalentemente da piante di quercia, castagno e carpino (73%) seguiti da leccete e sugherete (12,8) e da faggete (8,9%). Gran parte dei nostri boschi (oltre l'80%) è di proprietà privata, il 13,8 di proprietà pubblica, mentre un 6% risulta non classificato.
“E’ con questo “patrimonio” che la nostra regione – dice Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana - si presenta giovedì 12 luglio all’Abbazia di Vallombrosa per il consueto appuntamento per la Festa di San Giovanni Gualberto Patrono dei Carabinieri Forestali. La nostra regione – continua – rappresenta un enorme polmone verde che non è decisivo solo per la qualità dell'aria che respiriamo, ma anche per gli assetti idrogeologici, per quelli paesaggistici, e per quelli economici. I nostri boschi sono fortemente multifunzionali. Sono infatti numerose le attività che vengono svolte nelle nostre foreste: le operazioni colturali di taglio alimentano una filiera, quella del legno che, considerandone tutti i possibili utilizzi, interessa 13.000 aziende e 40.000 addetti. E' in fase di rafforzamento anche l'utilizzo di questo materiale per usi energetici, e da non sottovalutare è l'importanza socio-economica della raccolta dei prodotti del sottobosco ed in particolare di marroni e castagne, di funghi e tartufi”.
Nato intorno al Mille Giovanni Gualberto fonda una nuova comunità monastica basata sulla regola benedettina. E’ l’inizio di quella che sarà la grande Abbazia di Vallombrosa. Da sempre questo sacro luogo è vissuto in simbiosi con le grandi foreste di abete e faggio che lo circondano. Per questo nel 1951 Papa Pio XII proclama San Giovanni Gualberto patrono dei Forestali d’Italia. Il 12 luglio, giorno in cui il monaco Giovanni Gualberto muore nel 1073 a Passignano nei pressi di Firenze, si tiene ogni anno a Vallombrosa una festa per ricordare la figura di questo grande Santo. La cerimonia consiste nella celebrazione al mattino di una solenne messa nella grande chiesa dell’abbazia con tante autorità, da quelle che rappresentano il locale Comune di Reggello a quelle della Regione Toscana. E’ alta la presenza delle rappresentanze locali e nazionali del Corpo Forestale delle Stato che dal 2017 è entrato a far parte dell’Arma dei Carabinieri dando vita al “Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”. Quest’anno è annunciata la presenza del neo-ministro all’agricoltura Gian Marco Centinaio e di Roberto Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti. Come ogni anno i forestali di una regione italiana offrono l’olio che alimenterà per dodici mesi la lampada che arde perpetua nella cappella di San Giovanni Gualberto. La Coldiretti offrirà il pranzo che si terrà a fine cerimonia nel chiostro dell’abbazia vallombrosana. Un gustoso banchetto chiaramente a base di prodotti tipici della Toscana.
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11 Luglio 2018
A VALLOMBROSA (Fi) CON I FORESTALI