18 Ottobre 2021
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Dopo il glamping, il campeggio di lusso, che una modifica del regolamento regionale sugli agriturismi chiesta da Coldiretti ha finalmente reso possibile anche in Toscana, Γ¨ il turno dellβoleoturismo.
Lβapprovazione della proposta di modifica alla legge 30/2003 per adeguare la normativa regionale alla Finanziaria 2019 che estende allβoleoturismo le stesse disposizioni giΓ emanate per lβenoturismo Γ¨ destinata, secondo Coldiretti Toscana, ad imprimere una nuova spinta allβaccoglienza rurale toscana. Poco piΓΉ di 30.000 aziende agricole, tante sono quelle che possiedono uliveti e producono olio extravergine, potranno aprire a turisti ed appassionati le porte dei loro oliveti e dei loro frantoi, organizzare degustazioni e laboratori didattici e commercializzare in loco le produzioni aziendali cosΓ¬ come giΓ accade per il turismo del vino. βEβ una grande opportunitΓ in una regione che puΓ² vantare ben quattro produzioni a denominazione di origine protetta DOP ed una IGP che valorizza le tante straordinarie varietΓ territoriali. Nella nostra regione ogni azienda, piccola o grande che sia, produce extravergine di grande qualitΓ . - commenta Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - Il turismo enogastronomico Γ¨ la principale motivazione di viaggio e questo la dice lunga sullβimportanza di diversificare ed adeguare lβaccoglienza rurale alle nuove frontiere del turismo nellβera post-Covidβ.
La proposta Γ¨ ora attesa in consiglio regionale per il consueto iter e, si spera, la definitiva approvazione. Ma non Γ¨ lβunica modifica importante inserita nella proposta di legge. Tra le novitΓ piΓΉ interessanti cβΓ¨ la modifica della previsione relativa alla possibilitΓ di sistemazione temporanea delle famiglie negli agriturismi, con lβaggiunta di letti supplementari nelle camere e nelle unitΓ abitative indipendenti per lβalloggio di bambini. Oppure, la possibilitΓ di demolire e ricostruire in altre zone di proprietΓ dellβazienda altrimenti non utilizzabili, anche nei comuni limitrofi. La proposta prevede inoltre che l'attivitΓ agrituristica possa essere svolta sia in edifici con destinazione d'uso a fini agricoli che in edifici classificati come civile abitazione. βSiamo di fronte ad un percorso di semplificazione ed evoluzione da noi piΓΉ volte auspicato - analizza ancora Filippi - che mette nelle condizioni le imprese agricole di realizzare interventi sugli immobili senza Piano di miglioramento aziendale. Eβ un bel passo in avanti in chiave sviluppo rurale. Finalmente si mettono a disposizione delle imprese strumenti urbanistici adeguati e moderni rispetto ai nuovi bisogni delle aziende agricoleβ.
Firenze, 18 ottobre 2021