Agriturismo che vai, esperienze che fai. Dalle “classiche” degustazioni in cantina o in frantoio al picnic in vigna o tra gli olivi, dal trekking a piedi o a cavallo all’agrienduro elettrico nel bosco, dai corsi di cucina con i cuochi contadini alla passeggiata insieme agli alpaca, dalle mille attività della fattoria didattica per i più piccini alla pratica sportiva come il tiro con l’arco passando per le fattorie del benessere dove godersi un massaggio con creme naturali di origine agricola fino alle avventure più wild come il rafting e la transumanza del bestiame a fianco dei pastori. L’esperienzialità è un carattere distintivo ed un valore aggiunto del dinamismo dell’offerta agrituristica regionale su cui sempre più aziende stanno investendo e scommettendo: il 13% in più rispetto al 2019, il 7,9% se prendiamo come metro di riferimento l’ultimo anno (fonte Ismea).
Sono alcune delle attività che si possono fare in uno dei 5.634 agriturismi della Toscana in esposizione al primo salone della multifunzionalità aperto a Casa Coldiretti, a Firenze, in occasione degli Stati Generali di Terranostra, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti. All’evento partecipano la presidente nazionale di Terranostra, Dominga Cotarella, il presidente regionale di Terranostra, Marco Masala e la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani.
L’agriturismo è la quinta essenza del turismo rurale in Toscana capace di attrarre anche nelle aree più remote e svantaggiate del territorio quasi 1,3 milioni di turisti, tre su cinque stranieri, recuperando e superando i flussi che erano già da record del periodo pre-Covid.
Un modello planetario di genuina ospitalità contadina, originalità e multifunzionalità imprenditoriale caratterizzato dalla straordinaria diversificazione delle esperienze che un turista può scegliere prenotando in una struttura rispetto ad un'altra. Ogni realtà è un universo a se immerso nel paesaggio e questo rende unico ed inimitabile il soggiorno nella nostra campagna.
Quasi una impresa agrituristica su due (49%) affiancano al pernottamento proposto da 9 strutture su 10, alla ristorazione tradizionale (37%) e alle degustazioni dei prodotti aziendali (31%), una o più attività ricreative, sportive o didattiche. L’attività esperienziale più frequente nel “pacchetto” è il trekking che in Toscana è proposto da 280 strutture. In 273 aziende si può invece partecipare a corsi cucina e molto altro come per esempio laboratori di panificazione e del miele o anti-spreco per imparare a riutilizzare gli avanzi della cucina. La presenza di tantissimi percorsi e cammini, oasi e parchi incorniciati tra boschi e colline, hanno favorito il turismo sportivo ed escursionistico stimolando molti agriturismi a specializzarsi: 238 hanno puntato sulla mountain bike, 204 sull’escursionismo, 154 sulle osservazioni naturali come il birdwatching e le passeggiate botaniche. In 313 si può praticare sport ed in 116 andare a cavallo. Le famiglie sono un target importante per il comparto che ha sviluppato in questi anni il settore della didattica creando veri e propri spazi ed attività per i più piccoli: dai laboratori al lavoro in campo fino ad una miriade di attività all’aria aperta con la presenza degli stessi imprenditori o di operatori specializzati. Sono 208 le fattorie didattiche inserite nell’elenco regionale (+14%).