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2 Aprile 2024
PASQUA: 86% PRANZA A CASA, SPESA DA 75 EURO A FAMIGLIA

Per il pranzo di Pasqua i toscani spendono quest’anno una media di 75 euro a famiglia, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, con la stragrande maggioranza che lo trascorrerà in casa propria o di parenti e amici. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti Toscana e Ixè che fotografa le abitudini dei consumatori in occasione della prima mostra del dolci regionali della festività nei mercati di Campagna Amica dove sono stati organizzati anche shoowcooking con i cuochi contadini per preparare i dolci fai da te oltre che laboratori per decorare le uova con i colori naturali.

Il 60% dei cittadini trascorrerà il pranzo tra le mura domestiche, mentre un altro 26% lo passerà da parenti e amici. Ma c’è anche un 9% che ha deciso di andare in un ristorante o in un agriturismo mentre un 3% farà un picnic all’aria aperta e un rimanente 2% sarà altrove, secondo Coldiretti/Ixe’. In media saranno sei le persone su ogni tavola – spiega Coldiretti Toscana – con una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno.

Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2,1 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro – secondo Coldiretti Toscana – che cucineranno, una maggioranza del 55% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 26% si spingerà a 3 ore, un 11% arriverà a 5 ore e un 5% oltre. Solo un 3% si limiterà ad appena mezz’ora.

Agnello in tavola. L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza dei toscani resta la carne d’agnello che viene servita in una tavola su 3 (33%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi.

Tra chi porterà agnello a tavola, oltre uno su quattro – rileva Coldiretti Toscana - lo acquisterà direttamente dal produttore. La stragrande maggioranza sceglierà comunque agnello Made in Italy a dimostrazione di una accresciuta sensibilità verso l’origine di quanto si porta in tavola. Ogni anno oltre la metà del prodotto che si trova sui banchi rischia, infatti, di essere di origine straniera, spesso proveniente dall’est Europa, che non rispetta gli stessi standard di qualità di quello nazionale. Per evitare rischi e fraintendimenti il suggerimento di Coldiretti Toscana è quello di preferire carne di agnello a denominazione di origine, quella garantita da marchi di provenienza territoriale come l’IGP del Centro Italia o di rivolgersi direttamente ai pastori, quando è possibile.

I dolci. I dolci sono una ricchezza del repertorio dolciario regionale che si è tramandata nel tempo e molte delle quali vengono preparate in casa (43%).- Sono tante le specialità che ogni territorio porterà sulle tavole. Dal Pan di Ramerino ai ciambellini, dai corolli senesi alla schiacciata alla livornese fino alla pasimata garfagnaina e alla torta di riso massese. In tavola non mancheranno nemmeno la colomba che batte (69%) l’uovo di Pasqua al cioccolato (63%).

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