La campagna batte le città d’arte. Nei primi cinque mesi dell’anno a trascinare la ripresa turistica regionale è stato il turismo rurale con il 245% in più di presenze rispetto al 2021. Le città d’arte sono la seconda destinazione più gettonata (+243,8) in un contesto di ripresa generale che a livello regionale ha fatto segnare il + 172,2% ed il 506,7% di turisti stranieri. A trascinare il rimbalzo della campagna sono stati gli agriturismi, aziende agricole immerse nelle natura specializzate nell’accoglienza di cui la Toscana è la regione leader a livello nazionale con 5.400 strutture e 89 mila posti letto, con il 166,8% di presenze. Tendenza confermare anche nei mesi successivi con il ferragosto orami alle porte che fa registrare il tutto esaurito in tutta la regione in virtù proprio del ritorno dei turisti stranieri. A convalidare il trend sono Coldiretti Toscana e Terranostra, l’associazione interna all’organizzazione che raduna gli agriturismi, sulla base del rapporto Irpet sulla congiuntura turistica in Toscana nei primi cinque mesi dell’anno. Il periodo da luglio a settembre vale, per le strutture agrituristiche, rappresenta il 60% delle presenze di tutto l’anno per un settore che produce un volume d’affari annuale, per i soli pernottamenti, di 300 milioni di euro. “Di questo passo probabilmente, a fine stagione, avremo recuperato i livelli di presenze pre-Covid. – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana – Il ritorno dei turisti stranieri è fondamentale: oggi la loro presenza nelle nostre strutture varia tra il 70% ed il 90%. E’ sicuramente un’estate da tutto esaurito nelle nostre strutture”.
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A determinare il rilancio dell’accoglienza rurale la grande capacità delle aziende agrituristiche di proporre a fianco di pernottamenti, cucina tipica locale e servizi, tantissime attività che spaziano dalle visite in cantina all’equitazione, dall’aperitivo tra i filari alle fattorie didattiche, dai corsi di cucina, all’escursionismo e alle passeggiate a cavallo, dallo yoga alla tree-therapy, dalla presentazione di libri ed incontri all’ombra di alberi secolari fino a novità assolute come l’agrienduro in sella a moto elettriche nelle macchie boscose. Non solo accoglienza e ristorazione, gli agriturismi toscani sono straordinari campioni di multifunzionalità. Grazie infatti alla legge sulla multifunzionalità sostenuta da Coldiretti oggi una struttura su due organizza e propone attività collaterali tra le più diverse che rappresentano un nuovo valore aggiunto nella scelta della vacanza da parte dei turisti che vogliono vivere un’esperienza all’aria aperto avvolgente. “La dinamicità ha fatto la differenza in pandemia e la farà sempre di più in futuro nella proposta della nostra offerta rurale. Le attività negli agriturismi avvengono outdoor, in spazi aperti e questo è stato, ed è tutt’oggi, un enorme vantaggio ed un valore aggiunto importante per tutto il sistema turistico regionale. – spiega ancora il Presidente di Terranostra, Serafini - Le nostre campagne sono diventate teatri naturali per tante iniziative culturali, dove sono fiorite attività che fanno scoprire le strutture, il territorio, la buona cucina e le tradizioni ponendo sempre al centro il ruolo dell’uomo per la salvaguardia della natura e della biodiversità. Gli agriturismi sono scuole di vita contadina ma anche di cultura civile ed innovazione”.