21 Aprile 2021
COVID: COLDIRETTI TOSCANA, STOP PRATICHE SLEALI FERMA SPECULAZIONI CIBO
E’ importante lo stop alle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione in un momento proprio in cui è fondamentale difendere la sovranità alimentare del Paese con l’emergenza Covid. E’ quanto sottolinea Coldiretti Toscana, commentando positivamente l’approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari.
“Le pratiche sleali aggravano le pesanti distorsioni dal campo alla tavola, visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi”, afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.
Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato. Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).
Ma la legge colpisce anche il meccanismo delle aste al doppio ribasso che provoca forti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri di filiera della ripartizione del valore visto che per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo.
Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive è tra l’altro previsto – spiega la Coldiretti – si interviene anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci.
Nel testo approvato è importante – conclude la Coldiretti – la valorizzazione dell’intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale al rispetto del funzionamento del mercato e delle filiere per le acquisite competenze in ambito agroalimentare.
Firenze, 21 Aprile 2021