Estate rovente non per il caldo ma per il portafoglio dei toscani stritolati da inflazione e caro benzina che rischiano di “raffreddare” la voglia di partire per le vacanze. Ci sono tutti gli ingredienti per una nuova stangata per le famiglie del Granducato che hanno già dovuto sborsare in sei mesi 340 euro in più solo per fare la spesa senza per altro riuscire a riempire il carrello (-4,7%).
A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat sull’inflazione a luglio che fanno registrare un aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “L’effetto del caro carburanti rischia di vanificare la curva di rallentamento dell’inflazione che continua ciò nonostante ad incidere pesantemente sulle economie famigliari e a frenare in questa fase le partenze estive. – analizza Letizia Cesani, neo Presidente Coldiretti Toscana – Tutto questo in uno scenario in cui una famiglia toscana su dieci arriva con grande difficoltà alla fine del mese mentre 1 su 2 ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata. E non va meglio per le imprese agricole, che sono il primo anello della filiera agroalimentare, che hanno dovuto fare i conti, oltre che con i costi di produzione che da un anno sono fuori controllo, con il maltempo che ha danneggiato le coltivazioni e compromesso la già precaria sostenibilità economica”.
La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea Coldiretti Toscana – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,5% nei primi cinque mesi nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa Coldiretti Toscana – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Le famiglie – sottolinea Coldiretti Toscana – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.
Secondo Coldiretti Toscana a subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura che fanno registrare rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%. In un Paese come l’Italia dove – sottolinea Coldiretti Toscana - l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori.
Ma inflazione e caro carburanti hanno anche un effetto negativo sul turismo secondo un sondaggio online condotto sul sito di Coldiretti Toscana. Il 21% di coloro che hanno risposto al sondaggio non andranno in ferie. Ad incidere su questa decisione sono gli aumenti dei costi dei pacchetti vacanza che a giugno, secondo l’Istat, hanno fatto registrare ancora un marcato aumento (+17,7%), i servizi di trasporto (+9,1%), i servizi ricettivi e di ristorazione (+9,8%) ed in particolare i servizi di alloggio (+19%), componenti essenziali nella programmazione di un viaggio.
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