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11 Gennaio 2024
FAUNA SELVATICA: UNA RIFLESSIONE A 30 ANNI DALLA LEGGE 3, LE PROPOSTE DEGLI AGRICOLTORI E LE STRATEGIE PER IL FUTURO. Il programma dell’incontro a Palazzo del Petaso a Firenze

I danni da fauna selvatica sono al primo posto tra le criticità lamentate dagli agricoltori al pari dei cambiamenti climatici.L’eccessiva presenza della fauna selvatica sta contribuendo all’abbandono delle campagne e alla radicale trasformazione del paesaggio toscano mettendo a rischio i raccolti, le produzioni agroalimentari di qualità ed il turismo rurale.

Saranno presentate venerdì 12 gennaio alle ore 9.30 presso l’Auditorium Spadolini a Palazzo del Pegaso (via Cavour, 4) a Firenze le proposte degli agricoltori per rimettere al centro le esigenze delle imprese agricole a trent’anni dall’approvazione della legge 3 (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio") anche in funzione di un nuovo ruolo nella gestione del territorio, dell’ambiente e della fauna selvatica. L’iniziativa, organizzata da Coldiretti Toscana e AB Agrivenatoria Biodiversitalia, intende aprire una riflessione istituzionale sulla legge del 12 gennaio 1994 anche in previsione della discussione sul nuovo piano faunistico venatorio e alle modifiche intervenute nella normativa nazionale e non ancora recepite che prevedono, per esempio, l’attuazione di piani straordinari per il contenimento.

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All’appuntamento, che sarà aperto dall’intervento della presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, parteciperanno: Antonio Mazzeo (Presidente del Consiglio Regionale Toscana), Ilaria Bugetti (Presidente II Commissione Consiglio Regionale), Riccardo Burresi (Segreteria Vice Presidente Stefania Saccardi), Niccolò Sacchetti (Presidente AB-Agrivenatoria Biodiversitalia), Paolo Banti (Consigliere Nazionale AB-Agrivenatoria Biodiversitalia), Marco Ferretti (Ufficio regionale Caccia), Stefano Masini (Responsabile Area Ambiente Coldiretti Nazionale). Modera Angelo Corsetti (Direttore Coldiretti Toscana).

La fauna selvatica ha causato, negli ultimi dieci anni, oltre 20 milioni di euro di danni alle coltivazioni per l’80% imputabili ai cinghiali che, secondo le ultime stime, sono oltre 300 mila in Toscana rappresentando un’emergenza non solo più e soltanto per gli agricoltori ma per la sicurezza stradale con la nostra regione che si trova al primo posto per numero di incidenti gravi secondo l’Osservatorio Asaps con 20 episodi.

 

 

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