COLDIRETTI SCENDE IN PIAZZA
DA TUTTA LA TOSCANA PER DIRE:
DIAMO VALORE ALLA VERA TOSCANA
Coldiretti: La Regione deve ascoltare la nostra voce
Centinaia di pullman e migliaia di persone provenienti dalle campagne di tutta la regione si stanno preparando a sbarcare a Firenze, per una simbolica e imponente presa della città. Nel luogo simbolo della cultura, dell’arte e della politica Coldiretti ha deciso di far incontrare agricoltori e consumatori per chiedere, insieme, alla Regione Toscana di difendere il Made in Tuscany. Quello autentico, l’unico in grado di dare valore alle imprese e certezze e garanzie a chi acquista.
La manifestazione, voluta dalla più importante organizzazione agricola, che, in Toscana, è in mobilitazione dallo scorso 1 ottobre, si annuncia come la più imponente del settore. E arriva all’indomani dell’ennesimo attacco mosso dal Presidente Claudio Martini. “Il governatore sostiene che le nostre motivazioni sono inconsistenti. Noi ribadiamo che è la sua politica agricola ad essere inconsistente. Lo invitiamo a leggere attentamente il documento di mobilitazione: si accorgerà – dice ancora l’organizzazione agricola – che le ragioni di tanto malcontento ci sono e sono gravi, tanto da mettere in crisi un comparto che, invece, chiede, può e deve svilupparsi; un settore da cui dipendono l’economia, ma anche la sicurezza alimentare, la qualità dell’ambiente e del paesaggio. Non basta aver rimediato le “vergogne” presenti in qualche legge (come la legge 01/05 - urbanistica) per risolvere i problemi dell’agricoltura, o inseguire risorse, se poi queste non vengono utilizzate per offrire opportunità vere alle imprese agricole toscane. Quello che serve e che chiediamo è una politica di sviluppo, fondata su norme che consentano alle imprese di crescere e ai cittadini di portare in tavola prodotti davvero toscani. Vogliamo una valorizzazione del nostro lavoro e che la regione non si trasformi in una piattaforma per il semplice transito di prodotti a caccia di valorizzazione, utilizzando impropriamente quel brand che gli agricoltori hanno contribuito a costruire e a far crescere. Ci auguriamo che il Presidente Martini che, nelle ultime settimane sembra finalmente aver accolto alcune delle nostre richieste – aggiunge ancora Coldiretti –, voglia andare oltre, per ridisegnare le regole di un settore che non ha bisogno di zavorre burocratiche e che non cerca “assistenza”, ma che chiede opportunità”.
Domani, la manifestazione che, percorrendo le strade cittadine, sosterà sotto la sede della giunta e del consiglio regionale: quel consiglio che un anno fa ha bocciato la proposta di legge di iniziativa popolare per la valorizzazione dei prodotti “km 0”, presentata da Coldiretti insieme a quasi 30.000 cittadini toscani. E’ questo uno dei motivi che hanno convinto l’organizzazione agricola ad avviare una lunga e articolata azione di protesta che, in tutta la regione, prima di approdare in piazza, si è tradotta in incontri con i rappresentanti delle istituzioni e della politica, delle associazioni dei consumatori, degli ambientalisti, dei cacciatori.
LA PIATTAFORMA DELLE RICHIESTE
- Promuovere una politica agricola di crescita, capace di offrire risposte e opportunità alle imprese che affrontano il mercato
- Difendere l’origine dei prodotti
- Far sapere ai consumatori quando un prodotto nasce davvero in toscana
- Modificare con urgenza le leggi regionali che frenano lo sviluppo delle aziende agricole toscane
- Sostenere con misure ad hoc i settori in difficoltà
- Gestire la fauna selvatica e gli animali predatori
- Procedere nella riforma delle agenzie regionali
- Pianificare una corretta gestione della risorsa idrica
- Avviare un processo reale di semplificazione
- Modificare il sistema di relazioni, nel rispetto del criterio della rappresentanza e delle rappresentatività, riconoscendo la centralità dell’agricoltura