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10 Settembre 2012
42° EXPO CHIANTI CLASSICO: UN SUCCESSO OLTRE LA CRISI

Lo dicono i numeri, che difficilmente mentono: l’edizione 2012 dell’Expo del Chianti Classico, la numero 42 con ben 52 aziende espositrici in piazza Matteotti (il massimo della capienza del “salotto buono” del capoluogo grevigiano), organizzata dal Comune di Greve in Chianti in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico dal 6 al 9 settembre scorsi, ha incassato di più rispetto al 2011. 
 
I NUMERI
Ben 64.170 gli euro raccolti con la vendita dei bicchieri (associati alle relative degustazioni) contro i 62.534,60 del 2011: incredibile l’ultima giornata, con oltre 3.000 euro in più rispetto all’edizione precedente.
“Nell’anno della crisi più nera – commenta il sindaco di Greve in Chianti, Alberto Bencistà – del calo dei consumi e delle difficoltà d’acquisto, l’Expo ci consegna un incredibile segno più. Un risultato eccezionale, che credo sarà molto difficile mantenere nel futuro”.
“L’Expo del Chianti Classico – prosegue – è la promozione di un prodotto, di un territorio e di un brand. Il brand Chianti appunto, spesso inquinato da intollerabili sfruttamenti: a mio parere dobbiamo intensificare e rafforzare l’iniziativa comune in sua difesa, e su questo c’è piena unità di intenti con il Consorzio Vino Chianti Classico. Non condividiamo le iniziative tese a dilatare i confini geografici del Chianti, che noi vediamo convergenti con quelli della produzione del vino Chianti Classico Gallo Nero. Gli stessi Comuni che portano la denominazione “in Chianti” hanno, a mio parere, l’obbligo istituzionale e politico di contribuire a questa riflessione”.
“Le nostre – fa eco il direttore del Consorzio Vino Chianti Classico Giuseppe Liberatore, presente al taglio del nastro assieme al neo presidente consortile Sergio Zingarelli – non possono che essere valutazioni positive. L’Expo di Greve è un evento che ha saputo rinnovarsi nel tempo, con una formula vincente e numeri interessanti, che mostrano l’attrattiva del vino Gallo Nero nel cuore del territorio in cui viene prodotto. La nostra politica del resto è e sarà questa: il territorio è il nostro biglietto da visita, e lavoriamo in questa direzione”.
           
L’EXPO DEL CHIANTI CLASSICO… E IL MONDO
L’edizione 2012 dell’Expo, vera e propria vetrina di uno dei vini più importanti del mondo, ha confermato il trend della massiccia presenza di visitatori stranieri: dal Nord Europa, Stati Uniti d’America, Sud Africa e Australia.
“Presenze che ci confortano – prosegue il sindaco Bencistà – e che vanno a inserirsi in un risultato allo studio del nostro ufficio turistico. A fine stagione presenteremo i dati completi ma già fin da ora possiamo dire che a Greve in Chianti l’affluenza turistica ha retto nel 2012. E manifestazioni come l’Expo del Chianti Classico sono un traino fondamentale”.
A questo proposito il primo cittadino sottolinea alcune presenze particolarmente gradite: “Quella di una televisione di Shangai, che proprio a Greve ha girato una parte del documentario “Life in Tuscany” che nel 2013 sarà trasmesso in gran parte della Cina; altre televisioni da tutto il mondo; l’arrivo di un’importante agenzia dal Giappone che ha chiesto al Comune la disponibilità (che daremo senz’altro) ad accogliere matrimoni da parte di tanti giapponesi innamorati del nostro territorio”.
“Infine – dice Bencistà concludendo la sua panoramica sui rapporti intessuti grazie all’Expo –  abbiamo accolto anche un importante gruppo di imprenditori francesi di Reims, la capitale dello Champagne, desiderosi di aprire là un ristorante toscano con vendita diretta dei relativi prodotti, vino compreso. E che, con grande soddisfazione da parte nostra, hanno scelto Greve in Chianti come punto di riferimento”.
 
SI PENSA GIA’ A COME MIGLIORARE
Organizzazione complessa ma di grande livello quella che il Comune è tornato a mettere in campo per la rassegna. Ma si pensa già a come migliorare ulteriormente: “Aprirò subito un confronto con il Consorzio Vino Chianti Classico e con i produttori – evidenzia Bencistà – per capire se possiamo modificare gli orari e andare oltre le 20-21, orario di chiusura attuale degli stand. I miglioramenti del resto sono nel nostro Dna: da un paio d’anni mettiamo a disposizione degli espositori un magazzino vicinissimo alla piazza; quest’anno abbiamo fornito ombrelloni parasole e allestito anche una macchina per rifornirli di ghiaccio. Siamo pronti a confrontarci su tutte le proposte che ci arriveranno per rendere più bella è più funzionale la manifestazione”.
 
AGRICOLTURA: CRITICITA’ E PROMESSE
Fra i temi toccati durante i giorni dell’Expo, anche le due grandi criticità del mondo agricolo chiantigiano: la carenza di risorsa idrica e l’insostenibile presenza di ungulati.
“Sono contento – sottolinea il primo cittadino grevigiano – che l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori abbia raccolto le nostre argomentazioni, ci abbia elogiato per la tenacia con la quale portiamo avanti queste istanze. E siamo soddisfatti delle promesse che ha espresso durante l’inaugurazione in piazza Matteotti, relativi all’impegno sulla realizzazione dei laghetti collinari e allo studio (che ci ha spiegato sta per partire) delle soluzioni per la limitazione delle popolazioni di ungulati”.
 
IL “LABORATORIO PER IL CHIANTI”
Lanciato infine, in occasione del convegno “Un progetto per il Chianti”, il “Laboratorio per il Chianti”, una sede di confronto e di propulsione per progetti innovativi riguardanti il territorio chiantigiano. La proposta, lanciata dal sindaco Bencistà, è stata accolta dal presidente della Fondazione per la Tutela del Chianti Giampiero Maracchi, e dal presidente della Fondazione Lega del Chianti Onlus Giovanni Ricasoli-Firidolfi.
Perché importare dalla Francia il 100% delle barrique destinate all’invecchiamento del Chianti Classico quando si potrebbero produrre in loco con il legno di “roverella” del Chianti? Perché non sfruttare il patrimonio boschivo del territorio chiantigiano e attorno a questo costruire professionalità artigianali che siano in grado di produrre e commerciare botti e barrique a “chilometri zero”?
Dal quesito relativo a uno dei progetti che potrebbero essere messi in pista si è passati subito all’azione: “Sono molto soddisfatto per l’accoglimento della mia proposta – sottolinea il sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà – poiché nel Laboratorio parleremo di progetti concreti, sostenibili dal punto di vista tecnico, ambientale e finanziario. Quello delle barrique è solo un esempio: vogliamo aiutare ad aprire strade nuove, che portino innovazione, reddito e lavoro”.

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