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4 Gennaio 2011
ADESSO RACCOGLIERE FUNGHI E’ PIU’ FACILE

Dal 1 gennaio 2011 sono cambiate le regole che disciplinano la raccolta dei funghi in Toscana.
La nuova legge regionale, entrata in vigore da pochi giorni, offre un trattamento agevolato per i residenti, per gli abitanti delle aree montane, e per quanti, come gli imprenditori agricoli, utilizzano  questa risorsa per integrare il reddito.
I cittadini toscani possono dedicarsi alla caccia ai profumati frutti del sottobosco effettuando un semplice versamento  sul conto corrente    n.6750946 intestato alla Regione Toscana, in cui va  indicata chiaramente  la causale “raccolta funghi”.
La novità sta proprio nel fatto che il soggetto legittimato a rilasciare l’autorizzazione, personale o turistica che sia,  non è, come in passato,  il comune,  ma la Regione.
L’importo richiesto varia dai 13 euro (per sei mesi di attività) ai 25 (quando l’attività  si esercita per tutto l’anno) per i residenti e viene abbattuto del 50 per cento se chi esercita la raccolta risiede in territorio montano. Più salato il “ticket” per i non residenti,  per i quali l’opzione è tra il pagamento dei 15 euro per un giorno e i 40 euro per sette giorni consecutivi.  
Tre chilogrammi è  il  limite di raccolta giornaliero per persona, che raddoppia per i residenti nei territori classificati montani, se effettuano la raccolta nel  comune di residenza.
Non ci sono limiti, invece, per gli imprenditori agricoli ed i soci di cooperative agroforestali che svolgono l’attività nella provincia di residenza per integrare il reddito, previa  dichiarazione, anche in via telematica, alla Comunità montana o alla Provincia di competenza.
Gli imprenditori ed i soci di cooperativa possono chiedere deroghe ai limiti di raccolta anche nelle province diverse da quelle di residenza.
Le autorizzazioni alla raccolta a fini economici in aree riservate ed alla raccolta a pagamento vengono invece rilasciate dalle Province o dalle Comunità montane, che hanno anche la possibilità di  prevedere divieti di raccolta per un massimo di due giorni a settimana per motivi di tutela ambientale o per armonizzare attività diverse.
“La nuova normativa favorisce chi trae reddito dalla raccolta dei funghi come prodotti del bosco, chi vive nelle aree montane  e, in generale, chi abita in Toscana”, spiega Coldiretti Toscana che giudica positivamente anche la semplificazione del percorso autorizzativo  e la scelta di non ritoccare, per i cittadini toscani, gli importi da versare.
 

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