Intervista a Maria Cristina Rocchi, delegata regionale Coldiretti Donne Impresa Toscana
In cosa consiste il progetto di Agriasilo?
L’Agriasilo consiste in una attività complementare che può essere realizzata da un’azienda agricola all’interno delle proprie strutture. E’ quindi un asilo (oppure un nido) in campagna, i bambini quindi sono ospitati in spazi interni idonei per le loro attività con in più un mondo diverso all’esterno: tanto spazio e soprattutto il contattto con la natura.
Immaginate quanto sia bello per un bambino entrare in contatto con i tanti elementi che caratterizzano le aziende agricole: gli animali, i fiori, i frutteti, l’orto. Per gli occhi dei nostri bimbi tutto assume un fascino ancora più grande e tante belle emozioni. Credo che sia un fattore molto importante anche nella loro crescita: il contatto, i sapori, i profumi.
Quali sono le attività che vedono coinvolti i bambini e le loro famiglie?
Come ogni asilo anche l’Agriasilo ha un progetto formativo. In più ci sono le tante attività che solo lì si possono fare, e questo dipende dalle caratteristiche dell’azienda agricola e varia secondo le stagioni: vedere gli animali, dargli da mangiare e vedere come crescono (quanti bimbi credono che le uova nascono sullo scaffale di un supermercato!), andare nell’orto o passeggiare nel frutteto, disegnare tutto ciò che ci circonda in una fattoria, utilizzare i cereali per alcuni giochi, etc….
Il progetto consente una ‘educazione alla sostenibilità’ fin dall’infanzia, come potrà estendersi fino a sensibilizzare le altre fasce della popolazione?
Nei bambini, che pur in tenera età sono intelligentissimi e ti sorprendono sempre con le loro domande, viene inculcato l’amore e il rispetto per l’ambiente, per gli animali, per la natura e le sue risorse. Tutti dobbiamo essere consapevoli di quanto siano preziosi per la nostra vita questi elementi. Oltretutto quando parliamo di campagna ci riferiamo: ai cibi, all’ambiente, all’acqua, all’aria e vediamo con le tante catastrofi che accadono nel mondo quanto tutto questo sia necessario per la nostra sopravvivenza.
I genitori che scelgono per il proprio bambino l’Agriasilo hanno già una sensibilità verso l’ambiente e la natura, seguendo inoltre le attività che vengono proposte ed il programma formativo non potrà che arricchire ancora questa inclinazione. Ci sono inoltre molte realtà interessanti diffuse su tutto il territorio nazionale: le Fattorie Didattiche. Anche questo è un modo per avvicinarsi di più alla campagna, a rispettarne le risorse e per conoscere le sue produzioni.
Il sempre cescente numero di Farmer Market di Campagna Amica sono un ulteriore esempio di richiesta da parte dei consumatori di un consumo più consapevole, rispettoso delle stagioni e sensibile alle produzioni locali a basso impatto ambientale (Km 0). Questi sono tutti fattori che migliorano la nostra educazione alla sostenibilità.
Qual è stata finora la risposta delle famiglie all’iniziativa?
Molto buona, c’è veramente tanto interesse sia nelle città che nei piccoli centri. In molte realtà ci sono lunghe lista di attese per gli asili e le aziende agricole che intraprendono questa nuova attività potrebbero dare una risposta anche alle istituzioni.
In che modo l’Agriasilo può migliorare lo sviluppo urbano in termini di sostenibilità ambientale e vita ‘smart’?
Sono spesso le città più grandi ad avere più bisogno degli agriasilo. L’unire la vita frenetica con i tempi della campagna è una bella soluzione, soprattutto se conciliata da una buona rete di mezzi di trasporto e di viabilità.
E’ in programma una diffusione degli Agriasilo su tutto il territorio nazionale? Con quali modalità?
Insieme alle colleghe di Donne Impresa Coldiretti abbiamo organizzato questa giornata a livello regionale per fornire ulteriori informazioni alle aziende associate che hanno dimostrato interesse, e che magari da tempo stanno pensando di aprire un Agriasilo. Ha avuto inoltre luogo un incontro importante con le istituzioni, che hanno accolto con favore questo invito e si sono dimostrate interessate verso gli Agriasilo.
Oltretutto in Toscana non abbiamo ancora un regolamento normativo e mi auguro che i numerosi spunti emersi nella giornata dai relatori ed anche dai numerosissimi partecipanti al convegno, siano stati utili. Molte regioni, in particolare il Veneto, la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna, hanno da un paio di anni delle belle realtà di Agriasilo. Sono sicura che anche in altre regioni Donne Impresa si farà promotrice di iniziative simili alla nostra per sostenere e guidare in questa esperienza le nostre aziende agricole.