Al Castellare de’ Noveschi di Gaiole in Chianti (SI) l'arte di comunicare il vino non si ferma solo a una semplice degustazione, ma passa attraverso una  magica combinazione di elementi, che hanno come obiettivo il completo benessere. E’ la filosofia con cui Federico Minghi, giovane imprenditore vitivinicolo, che opera in  uno dei distretti più importanti della regione, ha impostato la sua azienda e propone il suo Chianti. Non quindi un semplice prodotto enologico, seppure di elevata qualità, ma un ingrediente indispensabile per curare psiche e corpo. Il messaggio, tradotto in un’attività imprenditoriale ormai consolidata e apprezzata, ha conquistato anche le telecamere di Rai 1. L’imprenditore infatti sarà il principale protagonista di Miti d’Italia, rubrica di approfondimento del Tg1, in onda martedì mattina: un palcoscenico importante da cui Federico Minghi  racconterà la sua storia. “Sono riuscito a creare un ambiente unico ed esclusivo nel cuore del Chianti, la patria toscana del vino. Ma l’ho fatto utilizzando questo prestigioso in tutte le sue espressioni. E ho ricavato in una torre di avvistamento del  1200, avamposto del Borgo Medievale di San Sano, un agriturismo originale, un ambiente lussuoso, allestito con oggetti di antiquariato, che rievocano storie antiche e atmosfere che spaziano da Leopoldo di Toscana a Violante di Baviera fino a Cosimo de Medici.  Il mio intento e credo di esserci riuscito è quello di offrire all’ospite un’accoglienza simile a quella che si trovava nelle residenze ottocentesche. Chi soggiorna in questi alloggi evocativi può partecipare a degustazioni di prodotti del territorio o sottoporsi a trattamenti esclusivi come il bagno in vasca idromassaggio con mosto d’uva. Inoltre ha l’occasione per sperimentare una linea di prodotti di bellezza, L’elisir del Chianti, che utilizzano i principi attivi presenti nell’uva”. “Citata sulle principali testate nazionali ed estere di arredamento, turismo e benessere, l’azienda di Federico Minghi  rappresenta un importante esempio di multifunzionalità agricola e diversificazione”, dice Coldiretti, organizzazione a cui l’azienda fa riferimento.