La legge agrituristica toscana penalizza le imprese e delude i consumatori

 “AGRI&TOUR”, fiera dell’agriturismo toscano,  ha preso il via oggi ad Arezzo. 
Coldiretti, con un singolare allestimento  protesta: “Assurdo: la Regione non dà alle imprese agricole la possibilità di far apprezzare i prodotti agricoli aziendali a tavola”.
 
Ristorazione vietata. “Tra le tante vistose assurdità presenti nella normativa regionale agrituristica (L.R. 30/03), spicca il fatto che, nell’elenco delle attività consentite, la somministrazione dei pasti è consentita solo agli ospiti.
“In una regione che va fiera delle sue tipicità agroalimentari; che fa delle sue tradizioni enogastronomiche un vanto; che non perde occasione per snocciolare il record di gioielli della tavola salvati dall’estinzione, appare davvero allarmante la caparbietà con cui gli amministratori si rifiutano di autorizzare la ristorazione agrituristica, se non vincolandola allo svolgimento di altre attività, tra cui il pernottamento”, dice Coldiretti.
E lo fa in modo provocatorio, utilizzando il palcoscenico offerto da Agri@tour, la vetrina più prestigiosa del settore, per denunciare un limite, che penalizza fortemente le oltre 4.000 imprese toscane.
Per richiamare l’attenzione sul problema, infatti, nel suo stand, Coldiretti ha allestito un accogliente ristorante agrituristico dove però è misteriosamente vietato servire pasti, come denunciano i cartelli posizionati accanto ai piatti, che, complici i divieti, sono destinati a rimanere tristemente vuoti.
“Da anni sollecitiamo la Regione Toscana a mettere fine a questo grave limite, che delude i consumatori e crea un pesante svantaggio competitivo alle imprese, penalizzando soprattutto quelle che insistono in zone di “confine” e che devono confrontarsi con l’offerta di altre regioni, dove, al contrario, la ristorazione agrituristica non solo è consentita, ma addirittura è decantata, promossa valorizzata. E’ assurdo che le imprese agricole non abbiamo la possibilità di far apprezzare i frutti del loro lavoro, nel modo più diretto: ovvero a tavola”, spiega ancora Coldiretti.
Non a caso la revisione della legge agrituristica regionale è uno dei punti importanti del documento di mobilitazione di Coldiretti, con cui la più importante organizzazione agricola ha avviato il conflitto con la Regione, che culminerà il 27 novembre con la grande manifestazione di Firenze, rea, tra le altre cose, di soffocare le opportunità imprenditoriali offerte dall’agriturismo,