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19 Dicembre 2009
AGRITURISMO: VOGLIAMO LA NUOVA LEGGE

Continuano gli incontri sul territorio con i rappresentanti delle istituzioni per sollecitare l’adozione della nuova norma agrituristica. Dopo la doccia fredda del 10 dicembre, quando il consiglio regionale ha rimandato la discussione del provvedimento, Coldiretti ha avviato una nuova mobilitazione.
“Chiediamo che entro la fine della legislatura, la legge regionale n. 30/03 sia definitivamente superata”, dice Tulio Marcelli, Presidente di Terranostra nazionale e di Coldiretti Toscana. L’uomo che, poco più di un anno fa, aveva guidato l’esercito “giallo” in piazza per chiedere alla politica regionale di dare centralità all’agricoltura, torna di nuovo alla carica. Con la stessa decisione.
“Come imprenditore agrituristico dico che il settore è strozzato dalla burocrazia. Non è possibile attendere oltre un anno  e mezzo per aprire un’attività o, ancora peggio, per ampliarla. Occorre procedere rapidamente sulla strada della semplificazione, così come prevede la nuova legge che invochiamo da tempo, per dare alle imprese la possibilità di essere competitive e di dare al mercato le risposte che chiede”, aggiunge Marcelli.
Rilanciando una delle richieste-chiave della protesta che aveva portato Coldiretti a invadere piazza Santa Croce, il Presidente annuncia: “Stiamo incontrando tutti i decisori politici, per illustrare loro i contenuti di una proposta di legge che aiuterà le imprese a migliorare la qualità e la ricchezza della proposta  agrituristica, perché siamo consapevoli che solo con la qualità, vera, si può aggredire il mercato ed essere realmente competitivi sia con l’offerta interna che esterna. Non dimentichiamo infatti che i nostri competitori non sono i gestori di attività tradizionali, ma le imprese agrituristiche delle regioni vicine, favorite nel loro lavoro da strumenti normativi adeguati. Sbaglia chi vuol far credere che vogliamo riscrivere le regole per far concorrenza ad altri settori dell’ospitalità, dell’accoglienza e della ristorazione. Abbiamo, per conto, l’obiettivo di diversificare l’offerta perché questo è un punto di forza per il territorio, perché ne aumenta la capacità attrattiva, e per tutte le imprese che su esso insistono e lavorano”.
Le richieste sono quelle di un anno fa: adesso Coldiretti attende risposte. “Ci aspettiamo che il consiglio regionale, nella prossima seduta, adotti la proposta di modifica della legge agrituristica: un provvedimento che sollecitiamo ormai da troppo tempo”.
In caso contrario? L’organizzazione agricola non lo annuncia, ma nell’aria potrebbe profilarsi l’ipotesi di altre iniziative eclatanti.

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