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16 Luglio 2010
aiuti agli agricoltori fino a 15 mila euro

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 8 luglio del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 maggio 2010, anche l’Italia potrà applicare l’aiuto che fino al 31 dicembre di quest’anno permette di erogare agli agricoltori aiuti di stato di portata limitata fino a 15.000 euro a beneficiario.
Si tratta di un provvedimento molto atteso dal settore agricolo in quanto si configura come una sorta di de minimis agricolo che permette di concedere anche aiuti al funzionamento, con la sola limitazione che il contributo non può essere fissato in base al prezzo o al quantitativo dei prodotti agricoli commercializzati. Inoltre, come per il de minimis, non possono essere concessi aiuti all'esportazione o per favorire prodotti nazionali rispetto a quelli importati.
Il provvedimento non deve però essere assimilato ad un de minimis tout court che può essere concesso fino a 7.500 euro/beneficiario in tre anni entro una soglia massima nazionale fissata per l’Italia a 320.505.000 euro.
Si tratta, infatti, di una misura temporanea, che può essere concessa fino al 31/12/2010, per la quale l’Italia non è sottoposta ad un tetto massimo. Gli aiuti dovranno essere erogati sotto forma di regime e l'importo sarà calcolato al lordo delle imposte dovute. Prima della concessione degli aiuti i beneficiari saranno tenuti a presentare una dichiarazione scritta che informi su eventuali importi de minimis ricevuti a partire dal 1° gennaio 2008. Infatti l’aiuto sarà limitato a un massimo di 15.000 euro per beneficiario, nel triennio dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010, detratti gli aiuti de minimis eventualmente già percepiti dall’agricoltore nello stesso periodo.
Le autorità italiane hanno previsto che la misura venga attuata dalle autorità locali e regionali nonché dagli enti pubblici, in accordo con il principio di sussidiarietà. Spetterà alle autorità che erogheranno l’aiuto (in via principale regioni ed enti locali, in quanto enti maggiormente a contatto con le realtà agricole) decidere sotto quale forma concedere il contributo: sovvenzione diretta, abbuoni di interesse o, piuttosto, mutui agevolati.
Potenziali beneficiari della misura saranno le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli. Gli aiuti non potranno quindi essere destinati solo ad alcuni sotto-settori agricoli ma dovranno essere aperti a tutti gli agricoltori senza esclusione alcuna. Così come richiesto dalla Commissione europea, l’Italia si è impegnata perché i destinatari vengano individuati secondo criteri oggettivi e non discriminatori, tra gli agricoltori maggiormente colpiti dalla crisi economica in corso.
Il regime deve essere inteso come complementare ad altre misure anticrisi già poste in essere dall’Italia, in applicazione del Quadro comunitario temporaneo anticrisi che permette agli Stati membri dell’Ue di concedere aiuti di stato straordinari volti a sostenere il settore produttivo europeo in difficoltà a causa dell’attuale crisi economica e finanziaria.

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