Un piano per salvare la cerealicoltura, messa in ginocchio dalla crisi.
L’assessore Gianni Salvadori ha risposto con tempismo all’sos lanciato dalle organizzazioni agricole, che, in una lettera congiunta, solo pochi giorni fa, avevano caldeggiato l’adozione di interventi decisi e misure urgenti per risolvere l’emergenza.
“La vita di tante imprese, la produzione di alimenti di primaria importanza, l’immagine stessa della nostra regione, fortemente caratterizzata dalle colture cerealicole, rischiano oggi di essere cancellate se non saranno adottate misure specifiche”, hanno scritto i rappresentanti degli agricoltori.
Raccogliendo il grido d’allarme lanciato da Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Salvadori ha riunito le organizzazioni agricole per definire, insieme, un piano salva-cerealicoltura.
Individuati i fattori che hanno generato l’importante crisi che attraversa il settore (le pesanti oscillazioni subite dal prezzo del grano, che si sono accentuate negli ultimi tre anni, e il pessimo andamento climatico degli ultimi mesi, che ha ridimensionato le superfici coltivate rispetto a quelle programmate e che, dove sono state fatte le semine, ha danneggiato le colture in fase di germinazione e di emergenza), l’assessore ha giudicato indispensabile mettere a punto un programma di interventi a breve e medio termine e ha ipotizzato azioni volte a garantire la stabilità dei prezzi, la trasparenza dell’origine, l’eliminazione delle distorsioni che provocano la perdita di valore all’interno della filiera e la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola, il rafforzamento della posizione debole del settore primario all’interno della filiera alimentare con soluzioni che consentano una partecipazione vera e sostanziale degli agricoltori alla filiera..
Tra gli ingredienti giudicati indispensabili, Salvadori ha concordato con Coldiretti, Cia e Confagricoltura una ricetta che prevede l’adozione di interventi finanziari per l’abbattimento dei tassi di interesse, l’attivazione di bandi di filiera sul piano di sviluppo rurale, la richiesta di controlli di frontiera per verificare la provenienza del grano che arriva sul territorio.
Nell’incontro con Coldiretti, Cia e Confagricoltura, l’assessore ha ribadito la volontà di mettere a punto un intervento adeguato anche a tutela, salvaguardia e valorizzazione della zootecnia toscana, che versa in condizioni altrettanto delicate, e per alcuni tra i prodotti di punta dell’agricoltura regionale, a cominciare dall’olio extravergine d’oliva e il vino.