Caccia: lo stato di emergenza, denunciato da Coldiretti con la manifestazione dello scorso 27 novembre, è ormai palese e riconosciuto anche dagli amministratori regionali. Il presidente Claudio Martini, in diverse occasioni, ha ammesso che la situazione, del tutto fuori controllo, può e deve essere affrontata con misure straordinarie. Proprio come chiedeva l’organizzazione agricola.
A fronte degli impegni assunti dal governatore, la struttura non ha saputo elaborare misure adeguate a riportare entro limiti sostenibili la fauna selvatica che, oltre a distruggere colture e raccolti, mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini ed i delicati equilibri ambientali.
“Le indicazioni politiche sono in linea con le richieste che avanziamo ormai da tempo”, commenta Coldiretti Toscana. “Purtroppo però dobbiamo registrare una preoccupante mancanza di corrispondenza tra gli indirizzi forniti e le soluzioni individuate per affrontare il problema. Le modifiche ipotizzate per il restyling della legge sulla caccia infatti appaiono del tutto inadeguate a risolvere in modo efficace l’emergenza. Ci preoccupa inoltre la mancanza di coerenza, che traspare in modo evidente dalla norma proposta: una norma che non riteniamo emendabile, ma da ripensare completamente. Impossibile ottenere risultati concreti con un’impalcatura legislativa, come quella che ci è stata presentata, da cui emergono un’eccessiva complessità, una totale mancanza di chiarezza, pesanti ingessature burocratiche e l’assenza di una individuazione precisa di ruoli e responsabilità”, conclude Coldiretti Toscana.
10 Giugno 2009
ALLARME FAUNA SELVATICA