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9 Dicembre 2016
ATTACCHI DEI LUPI, IN ARRIVO I RISARCIMENTI

Coldiretti: ma bisogna restituire agli allevatori il diritto di fare impresa
 
Razzie quotidiane, greggi dimezzate e danni alle stelle. Solo in Maremma negli ultimi anni 300 pastori hanno alzato bandiera bianca ed hanno chiuso. Coldiretti Toscana di recente aveva preso carta e penna  e scritto una nota all’Assessore all’Agricoltura per sollecitare interventi immediati ed efficaci.
Oggi la risposta della Regione Toscana durante una conferenza stampa con l’Assessore all’Agricoltura Marco Remaschi che ha reso noto che è stato approvato il 2 dicembre scorso il decreto con cui sono stati messi a disposizione 700mila euro che, sommati a un precedente stanziamento di 400mila euro consentiranno di risarcire tutte le domande presentate nel 2015 e una prima parte di quelle presentate nel 2016.
"Vogliamo essere a fianco degli imprenditori – ha detto Remaschi - che vedono vanificato il loro duro lavoro dagli attacchi dei predatori"."Il risarcimento economico – ha aggiunto l'assessore - vuol essere anche una azione di difesa complessiva di un comparto, quello dell'allevamento e dei settori connessi, che è fondamentale per la Toscana, e non solo per il settore agricolo".
Sono 616 gli allevatori che hanno presentato domanda di risarcimento. Oltre il 60 per cento proviene dalla provincia di Grosseto, il restante 40 per cento da tutta l'area appenninica. Oltre a denunciare una ingente perdita di capi, gli allevatori hanno chiesto l'intervento finanziario della Regione anche per danni indotti, come la diminuzione di latte prodotto dal bestiame impaurito in seguito agli attacchi. Negli ultimi tre anni, mentre è stabile il numero degli allevamenti colpiti, è cresciuto invece di almeno il 30 per cento il quantitativo di capi persi: segno che gli attacchi sono sempre più intensi. Cambia anche la tipologia delle vittime: prevalentemente pecore ma anche animali più grossi come esemplari bovini allevati all'aperto, soprattutto giovani vitelli. Secondo i più recenti studi condotti dall'università di Firenze, nei nostri boschi vive una popolazione di lupi formata da circa 108 gruppi riproduttivi (erano 72-73 nel 2013): complessivamente si stima che la popolazione di lupi ammonti a circa 600 animali. I gruppi si stanno rafforzando anche a causa di incroci con cani randagi. Per gli ibridi già dal 2014 sono state avviate le catture, che sono state effettuate in via sperimentale nelle aree di Arezzo e Grosseto.
"Certamente – evidenzia il Presidente di Coldiretti TOSCANA Tulio Marcelli – le azioni sin qui intraprese non sono ancora sufficienti e molto lavoro ancora è da fare per garantire, ad un settore delicato ed importante come la zootecnia toscana, di poter avere un futuro non solo fatto di risarcimenti, ma anche di azioni preventive concrete. È necessario mettere a regime nuove misure, come da tempo evidenziato da Coldiretti a livello nazionale e regionale - ha continuato Marcelli- Noi vogliamo essere  in prima linea per assicurare un futuro agli allevatori".
"La politica degli indennizzi costituisce solo un palliativo ed è quanto mai insufficiente – precisa Antonio De Concilio Direttore di Coldiretti Toscana – oltre ad arrivare con ritardi non giustificati, gli indennizzi non compensano in modo adeguato la perdita di prodotto. Infatti, nonostante gli sforzi fatti, l’indennizzo continua ad essere calcolato sul prezzo del  prodotto agricolo standard che non tiene conto né della qualità e specificità del prodotto, né del valore aggiunto che l’impresa avrebbe realizzato con la trasformazione e commercializzazione, né della perdita di clientela e di spazi di mercato. Ci auguriamo – conclude De Concilio – che presto la Regione superi in sede comunitaria  il regime de minimis, che oggi pone vincoli insostenibili per chi subisce i danni da animali selvatici”.

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