43 Views

10 Giugno 2011
BATTERIO KILLER: IN TOSCANA CETRIOLI CROLLATI DEL 75%

BATTERIO KILLER: PSICOSI INGIUSTIFICATA IN TOSCANA
MA ORDINI CETRIOLI CROLLATI DEL 75%,
AZIENDE IN GINOCCHIO

L’allarme batterio killer manda in crisi le aziende specializzate in orticoltura della Toscana:
bloccata la vendita di cetrioli e di ortaggi. Ordini crollati del 75% per i cetrioli.
Le rassicurazione di Coldiretti: prodotti locali e di stagione.
A Camaiore iniziativa antipanico: pinzimonio della salute in Piazza Romboni.
In Toscana 4 mila aziende specializzate e 8 mila addetti.
Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti:
 “Panico ingiustificato: ora risarcimenti necessari”.

Psicosi ingiustificata in Toscana. L’allarmismo delle ultime settimane manda in crisi i produttori di ortaggi che riforniscono la grande distribuzione costretti a subire gli effetti sempre più devastanti dell’emergenza del batterio killer che si è scatenata anche in Toscana con una forza dirompente. Ordinativi crollati anche fino al 75% per i cetrioli. Giù anche insalate, pomodori, carote e altri prodotti del 20%.
Reggono invece, le vendite nei mercati di Campagna Amica dove il consumatore finale ha continuato, nonostante il tam tam mediatico negativo, a “rifugiarsi in queste settimane sicuro di acquistare, insieme a prodotti stagionali e locali, prodotti trasparenti e di provenienza certa.
Una crisi che interessa da vicino – secondo i dati forniti da Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) - circa 4 mila aziende orticole specializzate toscane che da sole producono il 10% della produzione agricola per un valore alla produzione stimato intorno ai 30 milioni di euro e una produzione, in quintali, di 5 milioni; circa 8 mila gli addetti. Una quindicina invece le aziende agricole in Toscana che producono cetrioli per la grande distribuzione.  “Dal giorno seguente all’allarme cetrioli – racconta Alessio Cammelli, Presidente Agrimercato di Firenze e Prato e titolare di un’azienda agricola specializzata in produzione di cetrioli – gli ordinativi sono crollati del 75%. Da 30 quintali al giorno siamo passati, in 24 ore, a poco più di 6. Siamo in ginocchio”.
Gli effetti dell’eccessivo allarmismo e del tam tam mediatico stanno provocando “effetti devastanti – ammette Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – sulle imprese agricole e sulle produzione. La vendita degli ortaggi e di frutti che caratterizzano la stagione, in queste ultime settimane, hanno subito un arresto preoccupante. Siamo nell’ordine del 20%. Le aziende hanno intere partite di ortaggi stoccate che non sono riuscite a vendere e che rischiano di marcire nei magazzini. Ora saranno fondamentali gli aiuti stanziati dalla Commissione europea per cercare di coprire le perdite subite dagli agricoltori per i danni a causa dell’emergenza del batterio killer”.
Caso diverso, e in controtendenza, i mercati di Campagna Amica – 60 in Toscana e oltre 300 punti vendita diretta - dove il rapporto diretto, e spesso continuato, tra chi vende e chi acquista, ha evitato inutili allarmismi. “Possiamo dire che la psicosi non è arrivata nei nostri mercati – analizza Marcelli - Il motivo? Stiamo parlando di prodotti locali, di filiera corta e quindi, prodotti da aziende del territorio; coltivati e raccolti a poca distanza da dove vengono venduti. Si tratta di una piccola parte di aziende che producono ortaggi e che hanno scelto il canale della vendita diretta”.
Per rilanciare i consumi, favorire una corretta informazione e fermare la psicosi, Coldiretti ha organizzato, in Versilia, nel Comune di Camaiore, in occasione del mercato di Campagna Amica in programma sabato 11 giugno (alle ore 10,30), in Piazza Romboni e Via Vittorio Emanuele, il pinzimonio antipanico della salute a cui parteciperà il Sindaco, Giampolo Bertola insieme ai vertici locali dell’organizzazione. Un’attività mirata a riaffermare il primato qualitativo e di sicurezza alimentare della produzione ortofrutticola che “sta subendo ingiustamente – spiega Roberto Madde, Direttore Regionale Coldiretti - gli effetti dei ritardi e delle incertezze nella gestione dell’emergenza che hanno chiamato in causa ingiustamente alcuni prodotti. I nostri prodotti sono sicuri e sani: il consumatore non ha nulla da temere”.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi