La Toscana sperimenta le potenzialità della filiera del cardo per la raccolta del seme da avviare all’estrazione di olio provando a garantire una nuova panoramica di opportunità alle imprese agricole. Del cardo non si butta via nulla: dal fiore si può ottenere un ottimo miele, dai semi presenti nel capolino, la testa del cardo, si ricava olio e polimeri per la produzione di bio-plastiche, dalla carcasse del seme farine proteiche residue per la mangimistica ad uso zootecnico, dal fusto si possono ottenere invece biomasse utilizzabili per la produzione di energia ma anche lettiere e pacciamatura mentre dalle radici si può estratte l’enolina per applicazioni nella nutraceutica.
23 Giugno 2022
BIOECONOMIA: LA TOSCANA SPERIMENTA LA FILIERA DEL CARDO, IL SERVIZIO DI “TERRE DI TOSCANA” (RAI)