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5 Ottobre 2013
BIOLOGICO: IN TOSCANA PIU’ PRODUTTORI E ALLEVAMENTI BIO, FILIERA CORTA SPINGE I CONSUMI

In Toscana è boom di allevamenti biologici, + 28% rispetto al 2011, addirittura + 53% rispetto al 2009. Il granducato si conferma tra le cinque regioni italiane più “bio” d’Italia con 3.530 operatori (-0,2%) – erano 430 nel 1994! - tra cui 2.344 produttori (+3%) e quasi 91mila ettari pari a circa l’8% della superficie totale nazionale destinata alla coltivazione biologica. Tra le colture principali, le foraggere con la produzione di granella, i cereali (+57%), olio(+13%) e vite (+17%) che hanno fatto registrare una tendenza di crescita insieme alla frutta (+33%) e agli agrumi (+14%). In flessione invece gli spazi per la coltivazione di ortaggi (-33%). L’agricoltura toscana punta (anche) sul biologico, settore in controtendenza come hanno evidenziato i dati di Ismea sui consumi di cibi confezionati nel primo semestre (+8,8%) in una scenario dove, per effetto della crisi, i consumi generali sono in discussione. A dirlo è Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) analizzando il rapporto Sinab 2012 in occasione della XIV edizione della “Biodomenica”. La Biodomenica è la più importante manifestazione nazionale di promozione dell’agricoltura biologica di qualità organizzata da AIAB in collaborazione con Coldiretti e  Legambiente che si tiene domenica 6 ottobre.
 
Una produzione, quella biologica che ha trovato nella rete di Campagna Amica, nei mercati esclusivi degli agricoltori, nelle Botteghe e nella vendita diretta dal produttore al consumatore un “canale” privilegiato che nel frattempo, in Toscana, ha conosciuto una espansione omogenea su tutto il territorio. Attualmente sono 69 gli appuntamenti con i mercati in piazze, borghi, centri di interesse ogni settimana, 500 le aziende agricole accreditate che effettuano vendita diretta, 25 Botteghe e 25 ristoranti che utilizzano prodotti a km zero nei loro piatti e ricette. Ma a spingere il biologico – spiega Coldiretti - sono stati anche i recenti troppi scandali alimentari che hanno spinto il consumatore a “cercare” prodotti sani, genuini, locali, sostenibili e preferibilmente biologici se non biodinamici. Caratteristiche garantite dalla rete di Campagna Amica e dal progetto di Coldiretti per una filiera corta tutta italiana.

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