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11 Novembre 2009
CACCIA: UNA LEGGE NON RINVIABILE

“Ormai il fallimento della legge regionale n. 3 del 1994 è evidente ed è ampiamente dimostrato dallo squilibrio faunistico che ha generato nella nostra regione”. Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana, ha voluto partecipare personalmente alla consultazione organizzata dalla Commissione agricoltura del consiglio regionale sulla nuova legge sulla caccia e sul nuovo calendario venatorio, per rappresentare la gravità del problema generato dall’esubero dei selvatici e da uno strumento normativo che si è rivelato assolutamente inefficace e inadeguato.
“Gli ungulati hanno raggiunto una densità tale da rappresentare una minaccia non solo per aziende agricole, ma per le stesse comunità locali e per la sopravvivenza dell’ecosistema, come Coldiretti ha denunciato un anno fa, scendendo in piazza per sollecitare l’adozione di misure adeguate”, ha detto Marcelli. “Non possiamo aspettare l’applicazione del nuovo strumento normativo, i cui risultati, se ci saranno, si vedranno tra anni. Abbiamo necessità di un intervento straordinario per riportare la situazione alla normalità e il numero degli ungulati sotto controllo. Solo successivamente si potrà agire con strumenti ordinari, per assicurare il mantenimento dell’equilibrio”. In conclusione il presidente di Coldiretti Toscana ha evidenziato un altro grave problema: l’esubero dei predatori che con i loro assalti alle greggi stanno mettendo a dura prova gli allevamenti toscani. “Anche in questo casa, la situazione è insostenibile: lupi e cani inselvatichiti minacciano la sopravvivenza di molte aziende toscane e colpiscono un settore che, come dimostrano i dati, dà segni evidenti di difficoltà e crisi”.

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