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19 Agosto 2022
MALTEMPO: DANNI PESANTI ALL’AGRICOLTURA DALLA COSTA ALLA LUNIGIANA, DISPERSI ANCHE INTERE FAMIGLIE DI API

L’agricoltura si lecca le ferite dopo la tromba d’aria e le violenti piogge che si sono abbattute sulla provincia di Massa Carrara nella giornata del 18 agosto. La conta dei danni, ad un giorno di distanza tra danni alle coltivazioni e alle strutture, è pesante per le imprese agricole con decine di segnalazioni, dalla costa di Marina di Massa e Marina di Carrara fino ad Antona e alla Lunigiana, raccolte da Coldiretti Massa Carrara che ringrazia la Regione Toscana per aver dichiarato lo stato di emergenza regionale per gli eventi metereologici estremi tra il 15 ed il 18 agosto, condizione indispensabile per eventuali risarcimenti.

Le forti raffiche di vento unite alla fortissima pioggia hanno provocato danni a tutte le principali coltivazioni: dalla viticoltura del Candia con interi filari di grappoli “strappati” dalle viti ormai pronti per essere vendemmiati all’olivicoltura e alla frutticoltura con il mix di pioggia e vento che ha scaraventato a terra le olive compromettendo la prossima annata già colpita dalla siccità così come i frutti di stagione in particolare pesche, mele e pere. Interminabile la lista di orti devastati dalla tromba d’aria. Disperse decine di famiglie di api sulle montagne di Massa mentre non si contano i rami degli alberi da frutto spezzati. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno serre, diverse quelle scoperchiate, i tetti dei ricoveri attrezzi e gli agriturismi che ospitano in questi giorni molti turisti.

Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo con la siccità che ha danneggiato il 30% della produzione agricola regionale tra mancati raccolti, minori rese e prodotti non commercializzabili.

Secondo Coldiretti Massa Carrara siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Evento analogo – ricorda Coldiretti Massa Carrara - si era verificato lo scorso 28 giugno con il vento oltre i 100 km orari che aveva arrecato ferite profonde a diverse aziende principalmente sulla costa con l’ultimo decennio dove sono aumentati nel nostro paese di ben 12 volte gli eventi estremi climatici in estate con un balzo di oltre il 1000% tra nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore. Sono poco meno di 86 mila le famiglie della provincia di Massa Carrara a rischio che vivono in aree a pericolosità idraulica nella provincia di Massa Carrara che gli eventi estremi pongono in una condizione di pericolo.

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