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21 Luglio 2010
Castagno, lotta al Cinipide

Per difendere i castagni la Regione Toscana annuncia misure concentrate sul Torymus Sinensis, insetto antagonista del Cinipide, che ha mostrato di combattere efficacemente nelle 5 aree in cui sono stati già effettuati i primi lanci e cioè Marradi (Firenze), Acquerino (Pistoia), Fragaiolo di Caprese Michelangelo (Arezzo), Castelpoggio (Carrara) e Sorano (Grosseto).
Un messaggio rassicurante alle 8600 aziende che in Toscana si occupano di castanicoltura da frutto. Un patrimonio di grande qualità che vede tra l'altro una Dop, come il marrone di Caprese Michelangiolo, due Igp, come il marrone del Mugello e quello dell'Amiata, e ancora una Dop nella farina di Neccio della Garfagnana e una Igp in fase di riconoscimento come la farina di castagne della Lunigiana. Senza contare i prodotti tradizionali, che ne vedono ben 13, fra i prodotti derivabili dalle castagne, marroni o farine.
Con una delibera di giunta la Regioni prevede uno stanziamento straordinario di 122 mila euro sul piano di sviluppo rurale per l'anno 2011, la liberazione dell'insetto Torymus Sinensis, antagonista del Cinipide, in 20 località e la creazione di 3 aree di premoltiplicazione dell'insetto, che si ipotizza di localizzare a Camporgiano (Lucca), San Piero a Sieve (Firenze) e Massa Marittima (Grosseto). I tre centri dovrebbero, in futuro, rendere la Toscana autonoma per la produzione del benefico insetto che combatte efficacemente il Cinipide e che attualmente deve essere acquistato dall'Università di Torino.

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