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19 Novembre 2010
CAUSA LUPI E SELVATICI AGRICOLTURA KO

Allevamenti, colture e produzioni agricole in Toscana restano ostaggio della fauna selvatica e dei predatori.  E’ un grido d’allarme quello lanciato da Coldiretti che  sollecita la Regione ad attivare tutte le misure necessarie per fermare le stragi che devastano le campagne. “Apprezziamo la sensibilità che sta maturando negli Enti e che ha portato gli amministratori regionali a stanziare 100 mila euro per contenere gli assalti del lupo, ma il provvedimento risulta del tutto insufficiente, se non si inserisce  in un quadro di azioni mirate. Insieme alle risorse infatti ooccorrono strategie ”, commenta la più importante organizzazione agricola. Ma a creare danni gravi all’agricoltura toscana non sono solo lupi e cani inselvatichiti. “Per noi resta centrale – dice ancora Coldiretti – la necessità di affrontare in modo complessivo la questione, per arrivare a  un reale e concreto contenimento del numero dei selvatici e dei predatori che minaccia la sopravvivenza delle aziende agricole, la sicurezza dei cittadini e la qualità stessa dell’ambiente in cui viviamo”.  I problemi sul tappeto sono ancora tanti. Per esempio quello creato dagli storni responsabili di danni diffusi, difficili da accertare e da valutare. “Per ora sono stati attuati interventi modesti, limitati ad alcune aree, che non hanno centrato l’obiettivo”,  lamenta Coldiretti, sollecitando anche una accelerazione dell’iter di attuazione della normativa che disciplina l’attività venatoria. “La legge è stata modificata ma i regolamenti attuativi devono ancora essere aggiornati. In particolare va rivista la parte relativa ai criteri e alle modalità per la prevenzione ed il risarcimento dei danni provocati alle produzioni agricole dai selvatici; infatti il sistema utilizzato fino ad oggi si è dimostrato inadeguato allo scopo e molte imprese agricole continuano a non ricevere gli indennizzi dovuti”, conclude Coldiretti. 

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