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12 Maggio 2016
CIBO: RIVOLUZIONE PER LATTE E CARNE, VIA LIBERA UE A ORIGINE CIBI IN ETICHETTA

Per 96,5% consumatori etichetta necessaria.
Un momento storico per il settore lattiero-caseario e per i prodotti a base di carne. Il Parlamento europeo ha adottato una storica risoluzione per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne. Lo rende noto Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) nel commentare positivamente la risoluzione che stabilisce la chiara volontà di fermare l’inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy. “Finalmente – commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - ci sono le condizioni per cambiare le norme comunitarie nel senso della trasparenza sotto la spinta decisiva di Italia e Francia, alla quale è stata già concessa l’autorizzazione dalla Commissione europea per l’etichettatura di origine. E’ stato importante il lavoro dei nostri europarlamentari che hanno sostenuto con il loro voto un provvedimento atteso da consumatori ed agricoltori. Questo è solo l’inizio di un percorso che deve coinvolgere tutti i cibi e che deve condurre, senza esitazioni, all’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti poiché oggi – prosegue - quasi la metà della spesa dei cittadini è anonima con prodotti importati dall’estero che vengono spacciati come italiani perché non è obbligatoria alcuna indicazione in etichetta. Succede per i prosciutti, due su tre sono venduti come italiani ma provengono da maiali allevati all’estero, succede con il latte, i prodotti a base di carne”.
La posizione del Parlamento europeo invita la Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori. Si tratta di un cambiamento che - sottolinea Coldiretti - incontra il favore del 96,5% dei consumatori che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf).
 L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia. “L’etichetta – analizza Antonio De Concilio, Direttore Coldiretti Toscana - resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi, dai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio. E’ nella direzione della trasparenza e della chiarezza delle etichette, a tutela di cittadini e produttori, che dobbiamo continuare a lavorare con il sostegno indispensabile anche del nostro governo e dei nostri rappresentanti a Bruxelles”.
Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook e @coldirettitosca

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