L’unica cosa veramente inconsistente è la politica agricola regionale tanto che è bastato il semplice annuncio della nostra mobilitazione a provocare una rincorsa alla definizione di provvedimenti attesi da tempo. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento alla dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Claudio Martini. “Questa iper attività delle ultime settimane fa ben sperare per una vera inversione di tendenza, che diventerà irrinunciabile quando a chiederla in piazza saranno migliaia di imprenditori agricoli.
 
All’origine del conflitto - sottolinea Coldiretti - c’è la mancanza di una politica agricola adeguata alle esigenze del settore; la scelta di non nominare un assessore e del presidente della Regione di assumere ad interim l’incarico all’agricoltura; un quadro normativo che ostacola lo sviluppo e la crescita del settore e soffoca di adempimenti burocratici e di costi aggiuntivi le imprese agricole, a cui crea pesanti svantaggi competitivi; scarsa e nulla attenzione degli amministratori regionali per la tutela del vero made in Tuscany che sta trasformando la regione in una sorta di piattaforma per il transito di prodotti a caccia di un brand prestigioso senza avere i necessari requisiti (origine); nessun provvedimento per promuovere e valorizzare la toscanità dei prodotti come Coldiretti aveva chiesto presentando, oltre un anno fa, con il sostegno di quasi 30.000 cittadini, una proposta di legge di iniziativa popolare, bocciata dal consiglio regionale toscano.