La giornata del Ringraziamento. Imparare a “dire grazie”
Ogni anno ritorna puntualmente la Giornata del Ringraziamento. Celebrata da Coldiretti dal 1951, è stata assunta dal 1973 da tutta la Chiesa italiana. La nuova Giornata ci coglie nel dire un nuovo “grazie”. Non è mai stato facile “dire grazie”, oggi sembra ancora più difficile. Notiamo spesso un soggettivismo ed un individualismo esasperati, per cui l’altro, il prossimo, svaniscono per le strade del quotidiano. Eppure dobbiamo sempre imparare a “dire grazie”. Ci chiediamo: cosa significa celebrare la Giornata del Ringraziamento? Chi dobbiamo ringraziare? In primo luogo dobbiamo ringraziare Dio perché ci ha donato la vita e per tutto quello che di bello ed importante ci dona ogni giorno. Ringraziamo Dio per i frutti della terra. Ed il ringraziamento nasce dalla fede, dal riconoscere, con umiltà, Qualcuno infinitamente più grande di noi, Via, Verità e Vita che si fa Dono per tutti noi. “Dire grazie” per noi cristiani vuol dire contrastare ogni cultura che si pone contro i diritti della persona e della famiglia, che provoca divisioni e odio e che non rispetta e custodisce la terra, l’ambiente e le risorse naturali. Ogni uomo e ogni comunità si uniscono, con spirito di solidarietà, ai lavoratori della terra nell’affermazione dei diritti, nell’impegno per la risoluzione dei problemi e nel “dire grazie”. I frutti della terra, non dimentichiamolo, entrano in tutte le case (di campagna e di città o metropoli) e li ritroviamo su tutte le tavole delle nostre case. Tutti dobbiamo “dire grazie”. Credo che sia importante per tutti noi recuperare lo spirito di San Francesco di Assisi che ci apre alla contemplazione del Signore per tutte le creature e per tutti i frutti della terra. Alla scuola di San Francesco impariamo a “dire grazie”. Il Messaggio dei vescovi italiani per la Giornata del Ringraziamento 2013 è rivolto in particolare ai giovani. Se a “dire grazie” si impara fin da bambini, certamente i giovani hanno modo di dire il loro “grazie” all’interno di un progetto di vita e di lavoro che si realizza nei sentieri del quotidiano. Nel nostro “dire grazie” a Dio con tutti i coltivatori e le loro famiglie, preghiamo per i poveri (non li dimentichiamo!) e le nuove povertà.
Don Gabriele Gerini
Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Toscana
23 Ottobre 2013
COLDIRETTI PER LA 63^ GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO