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15 Aprile 2020
CORONAVIRUS: COLDIRETTI TOSCANA, AL VIA IN TOSCANA CURA CAMPI PRIVATI E ORTI; ANTISTRESS PER VINCERE PAURA

Il giardinaggio, l’orticoltura e la cura di piante e fiori su balconi e terrazze, sono uno dei più potenti anti-stress conosciuti, tanto che esistono attività riabilitative che si basano proprio sugli effetti del verde nel dare maggiore serenità alle persone. E’ quanto ricorda Coldiretto Toscana, plaudendo all’Ordinanza approvata dal presidente della Regione Toscana Rossi che di fatto consente la riapertura di attività importanti per la cura e la gestione del territorio di vigneti e oliveti privati e anche, nel caso degli orti, di forme preziose di integrazione del reddito familiare.

“Non poter vivere il verde nel momento in cui si apre la stagione ed esplode la natura è una sofferenza per tanti. Per questo ringraziamo il presidente Rossi e l’Assessore all’Agricoltura regionale Remaschi per la decisione di ridare vita a queste attività. Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante anche il via libera ai lavori di manutenzione del verde nelle città per cercare di prevenire il dilagare di allergie con l’entrata nel vivo delle fioriture. Investire sulla cultura dell’orto significa impegnarsi in una capillare azione di educazione alimentare per sensibilizzare i cittadini nei confronti della stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali caratteristiche del cibo che si porta in tavola. Si tratta di un bisogno di conoscenza sempre più sentito nelle città”, commenta il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.

I toscani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti – è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità.

“Il provvedimento odierno farà da volano positivo anche rispetto al settore florovivaistico toscano, con piante fiori e semi, che conta 3500 aziende, il 30% della produzione agricola lorda vendibile ed il 15% del florovivaismo nazionale. Il popolo del pollice verde non passa all’azione solo su aree pubbliche organizzate, ma si dedica anche al recupero di terre abbandonate lungo le linee ferroviarie, lungo i canali, nelle zone pedonali, ma anche all’interno dei condomini con una vera e propria rinascita fatta di frutta, verdura, ortaggi ma anche di piante, fiori e piante aromatiche, senza dimenticare gli orti nelle scuole dove i bambini imparano dal vivo i cicli delle stagioni e la vita della piante”, aggiunge Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana.

Una necessità – continua la Coldiretti – anche per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico che ora è importante recepire anche nelle regioni dove ci sono ordinanze piu’ restrittive. Il verde urbano pubblico – conclude la Coldiretti - è aumentato del 3,7% in un quinquennio ed ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati che corrispondono ad una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante, secondo una analisi Coldiretti su dati Istat.

 

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