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20 Aprile 2020
CORONAVIRUS: COLDIRETTI TOSCANA, NECESSARIA MANODOPERA NEI CAMPI; IN TOSCANA 7MLN GIORNATE LAVORATIVE

 

Necessaria una stretta degli assessori regionali all’Agricoltura Remaschi e al Lavoro Grieco affinché attivino ogni strumento utile a risolvere la situazione di difficoltà nelle campagne dove alla mancanza di lavoratori per i raccolti si aggiungono le difficoltà per le forniture di macchine, attrezzature e ricambi agricoli necessari per la lavorazione dei terreni.

 

“Abbiamo chiesto all’Assessore Remaschi e all’Assessore Grieco, quest’ultima in qualità di coordinatore in Conferenza Stato - Regioni degli assessori al Lavoro, un impegno concreto per semplificare il mercato del lavoro in agricoltura - dichiara il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi - a partire dai voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza”. Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione, Coldiretti ha assunto direttamente l’iniziativa di attivare la piattaforma Job in Country perché anche in Toscana si contano 7 milioni di giornate lavorative annue in condizioni di normalità, ma in questo momento straordinario causato dall’emergenza Coronavirus abbiamo bisogno di strumenti snelli e facilmente fruibili per far fronte alla carenza di manodopera che si sta cronicizzando, che potranno essere affiancati dalle attività che saranno organizzate presso i centri per l’impiego.

 

Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono lavoratori con le più diverse esperienze – spiega la Coldiretti - dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) - sottolinea la Coldiretti - ha più di 60 anni.

 

Il progetto è stato avviato in autonomia – sottolinea la Coldiretti - in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro  trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli. Con il blocco delle frontiere – precisa la Coldiretti - è a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero.

 

Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera autorizzata dal Ministero del Lavoro della Coldiretti che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti - mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L'attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.

 

Sul portale JobinCountry raggiungibile dal sito www.coldiretti.it è possibile:

  • per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione);
  • per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali.

 

Sul piano nazionale è necessario, però, subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne afferma il presidente della Coldiretti nel precisare che l’Italia non ha bisogno di posizioni ideologiche o di scorciatoie, ma di scelte pragmatiche per il bene del Paese, come quelle che riguardano l’agricoltura e la produzione alimentare.

 

Firenze, 20 aprile 2020

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