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1 Giugno 2011
DAL 1 GIUGNO STUDENTI IN CAMPAGNA CON I VOUCHER

Dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono lavorare durante l’estate ed essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. Lo rende noto la Coldiretti nello stimare che  durante l’estate  saranno almeno duecentomila i giovani impegnati nelle campagne di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia.
 
In controtendenza rispetto all’andamento generale - sottolinea la Coldiretti - è infatti tornata ad aumentare l’occupazione nelle campagne dove è giovane addirittura un lavoratore dipendente su quattro. Nel 2010 si è verificato un aumento degli occupati in agricoltura dell’1,9 per cento a fronte del calo generale dello 0,7 per cento, secondo la Coldiretti che associa il maggior numero di imprese che assumono manodopera. Le opportunità di lavoro - continua la Coldiretti - si registrano per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi.
 
La fine della scuola coincide  - sottolinea la Coldiretti - con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne dove iniziano le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche durante l’estate fino alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre. Per gli studenti - continua la Coldiretti - lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del  lavoro,  anche fare una esperienza diretta a contatto con la natura, i suoi prodotti ed una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. Una occasione per conoscere la genuinità e le caratteristiche dei veri prodotti del Made in Italy per impararli a distinguere da quelli importatati spacciati come nazionali anche - precisa la Coldiretti - sugli scaffali dei mercati al momento di fare la spesa
 
Lo strumento dei voucher, introdotto per la prima volta proprio in occasione della vendemmia 2008, è da allora sono stati oltre 3,3 milioni i quelli dal valore di 10 euro staccati per remunerare il lavoro in campagna. L’agricoltura è il settore che ha maggiormente utilizzato questa opportunità con circa il 27 per cento dei voucher totali seguita  a distanza dalle manifestazioni sportive, culturali o di solidarietà e dal commercio. I “voucher” - conclude la Coldiretti - rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di reddito e occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

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