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5 Marzo 2010
DIAMO VALORE ALLA VERA TOSCANA

Lo slogan lanciato da Coldiretti nel 2008 è diventato oggi
un progetto di sviluppo per l’economia e la società toscana

Il made in Tuscany? Sì, ma solo se la sua origine è certa, fin dall’inizio della filiera. Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana, ha ribadito il concetto a Enrico Rossi, candidato governatore della Regione. “Alla politica chiediamo di dirigere sforzi, investimenti e risorse per sostenere il vero prodotto toscano ed  evitare che il nostro territorio si trasformi in una semplice piattaforma per la toscanizzazione dei prodotti che, con questo passaggio, aspirano solo ad aumentare il loro valore commerciale”. Un concetto che il numero uno di Coldiretti aveva rappresentato chiaramente guidando la presa di Piazza Santa Croce nel novembre del 2008 e che è tornato a ripetere ai decisori politici, un anno e mezzo dopo. I toni sono cambiati: dalla protesta Coldiretti è passata alla proposta. Ma gli obiettivi sono rimasti identici: costruire una filiera agricola tutta toscana. Anzi si sono consolidati, grazie all’apertura dei primi mercati di Campagna Amica e all’avvio della costruzione di una rete di vendita diretta organizzata. Il tema è stato affrontato e discusso, questa mattina, nel corso della convention Diamo valore alla vera Toscana: momento di dibattito e confronto con i decisori politici toscani, il presidente uscente Claudio Martini, l’aspirante governatore Enrico Rossi.
Nel Salone dei Cinquecento colorato di giallo e popolato di imprenditori agricoli, Coldiretti ha presentato il suo progetto, confortato da testimonianze e da dati.
Sul palco è salito Roberto Weber, presidente della Swg che ha presentato i risultati di una recente ricerca in cui si mettono a fuoco l’importante ruolo che all’agricoltura viene riconosciuto dai consumatori e i pregi della filiera corta per produttori e cittadini.
E poi sono sfilate le testimonianze di Andrea Landini, presidente di Terranostra Toscana; Maria Cristina Rocchi, presidente del Consorzio Agrario di Siena; Francesco Viaggi, presidente di Agrimercato.
Momenti clou: il faccia a faccia tra Claudio Martini e Stefano Masini, capo area Ambiente e Territorio di Coldiretti nazionale e quello tra il presidente Tulio Marcelli ed Enrico Rossi: il dibattito ha messo in evidenza alcune importanti convergenze e la volontà di trovare un percorso condiviso per la valorizzazione del vero made in Tuscany.

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