di Sergio Marini
Diciamo la verità, le elezioni Europee ci hanno sempre poco appassionato, vuoi perché l’Europa è ancora vista lontana, vuoi soprattutto perché il potere decisionale del Parlamento Europeo è stato molto limitato visto che le decisioni vengono prese dai Governi e dalla Commissione.
Quasi sempre abbiamo relegato la tornata elettorale per le Europee a poco più di una cartina di tornasole per misurare di volta in volta lo stato di salute del governo nazionale in carica.
Ebbene, se questa volta facessimo altrettanto sbaglieremmo alla grande. La partita da giocare è veramente importante e il nuovo Parlamento avrà un ruolo decisivo per almeno due motivi.
Il primo è che, con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento avrà un nuovo ruolo politico e parteciperà alle decisioni e, dunque, non sarà più possibile che pronunciamenti del Parlamento Europeo possano essere completamente disattesi o ignorati da Commissione e Consiglio dei ministri.
In secondo luogo perché questo Parlamento dovrà discutere del nuovo bilancio Europeo post 2013 e, dunque, anche del futuro bilancio agricolo e della Pac.
Spetterà al nuovo Parlamento, se avrà coraggio e determinazione, lanciare la sfida finale all’Europa delle Lobby per aprire la strada all’Europa dei cittadini, quella governata pienamente dai valori della trasparenza e della giustizia economica.
Il nostro Paese e la nostra agricoltura potranno sicuramente guadagnarci, ma mai come in questo caso è importante esserci ed esserci con le persone che sanno mettere al centro gli interessi della gente e dei cittadini. Diversamente perderemmo una grande occasione e questo non possiamo permettercelo.