Locomotiva-agroalimentare: l’export del Made in Tuscany a tavola continua a volare. Nel primo semestre il valore delle esportazioni di vino, olio, carne, formaggio, frutta, ortaggi, pesce e piante è cresciuto del 19% superando i 2 miliardi di euro. Sono i prodotti simbolo della Dieta Mediterranea a “tirare” la locomotiva. Olio (e derivati) in testa: è il prodotto del paniere regionale più richiesto a livello internazionale con 779 milioni di euro di valore ed un balzo del 62%. Superato il vino (bevande) con un fatturato di 553 milioni di euro (+3,5%). A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni nei primi sei mesi dell’anno. “Di questo passo, e con questo trend di crescita, il Made in Tuscany a tavola è destinato ad battere un altro record. L’obiettivo è superare i 3,3 miliardi del 2023 che era stato un risultato già straordinario. – commenta Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Tutto questo in un contesto internazionale geopolitico ed economico complicato ed instabile. Performance incredibili che vanno però sostenute difendendo primariamente il reddito degli agricoltori dalla concorrenza sleale e dal cibo tarocco che invade i mercati internazionali ingannando i consumatori di tutto il mondo ma anche accelerando sugli investimenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici che tagliano le produzioni e minacciano la sopravvivenza di interi territori a vocazione rurale”.
E’ l’Europa dei 27 il mercato più importante per le imprese agricole ed agroalimentari toscane con un valore di circa 1.049 miliardi di euro (+9%), esattamente la metà dell’interno valore di esportazioni nel mondo. Tra i paesi comunitari è la Germania il primo partner commerciale di riferimento con 291 milioni di euro (+17%) seguito dalla Francia con 223 milioni di euro (+7%). Il mercato statunitense è invece il primo sbocco extra Ue; un mercato in grande saluta ed espansione che nei primi sei mesi dell’anno ha registrato uno scatto in avanti del 42% per un valore complessivo di 579 milioni di euro spinto soprattutto dall’olio (+47%) e dal vino (+16%) che insieme rappresentano il 90% di tutti i prodotti acquistati dalla nostra regione. Accelerata interessante anche per il mercato canadese (+32%) che raggiunge i 98 milioni di euro. Ancora una flessione invece per il mercato cinese (-6%). Tra le produzioni leggera crescita per i prodotti da forno (+8%), stabili insaccati e carni lavorate con 46 milioni di euro di valore, male frutta ed ortaggi (-10%) e pesce (-38%).
Per salvaguardare e rafforzare i primati del Made in Italy per Coldiretti Toscana è fondamentale arrivare quanto prima ad estendere l’etichetta di origine su tutti i prodotti alimentari venduti in Europa per garantire la tracciabilità e l’identità degli alimenti. Per questa ragione, ha lanciato in occasione della mobilitazione del Brennero, lo scorso aprile, la petizione europea di iniziativa popolare sulla trasparenza. Le firme possono essere raccolte negli uffici di Coldiretti. “E’ una battaglia in difesa dei produttori agricoli, della salute dei cittadini, contro l’illegalità, le frodi alimentari per una nuova politica europea trasparente, omogenea e per reclamare l’urgente revisione e l’aggiornamento del Codice Doganale che permette a tutti i prodotti stranieri di diventare italiani solo con una minima lavorazione – conclude la presidente regionale, Letizia Cesani – L’etichetta di origine su tutti i prodotti è la madre di tutte le nostre battaglie”.